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"ELETTRO GIPSY PANDEMIKA" IL VINILE

Una campagna di
Gerardo Balestrieri

Contatti

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Gerardo Balestrieri

"ELETTRO GIPSY PANDEMIKA" IL VINILE

"ELETTRO GIPSY PANDEMIKA" IL VINILE

Campagna terminata
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  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Musica & concerti

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Gerardo Balestrieri

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Il Progetto

ELETTRO GIPSY PANDEMIKA

( Interbeat Records ) 30 aprile 2021

Nell' attesa di alcune registrazioni dell' album Rue de la Paix

ne ho registrato un altro di musica elettronica.

Un disco inaspettato ma necessario, per me, in quest' anno pandemico.

Una sorta di omaggio alla lontana ai Kraftwerk

che ho ascoltato poco con la sensazione di conoscerli da sempre.

Sono nato nel 1971 a Wuppertal sulla Schwebebahn, la ferrovia monorotaia sospesa

mentre a qualche km di distanza Ralf Hütter e Florian Schneider pubblicavano il loro primo album.

Figlio di uno sradicamento contadino, i miei genitori emigrati, operai in fabbrica,

con le mani nell' acido e le orecchie all' acufene.

In questo disco compaiono infatti parole tedesche che mi sono rimaste in mente, addosso, come le luci,

il grigio fumo, i colori, gli odori, i rumori e suoni di quell' epoca.

Un residuo arcaico e ancestrale su cui innescare batterie elettroniche e sintetizzatori...

Il ricordo, cristallizzato, inaccessibile, si è svelato ed è emerso.

Il passato che come una madeleine diventa presente.

Oltre al tedesco, i testi sono in italiano, francese, inglese e sanscrito.

Destrutturato il linguaggio ho cercato parole e frasi fonosimboliche, testi apparentemente sensa senso,

a tratti ironici, elenchi, analisi chimiche o contro indicazioni da foglietto illustrativo.

Il sanscrito l' ho scelto per le sue vibrazioni, per il suono delle sue parole.

1971/2021 scrivevo prima: in questi cinquant'anni è cambiato tutto e niente.

Il rapporto tra l’uomo e la macchina; la penetrante diffusione dei computer,

l' ossessiva ripetizione in loop delle azioni quotidiane,la dittatura degli algoritmi,

il controllo da tecnologia avanzata, gli anti social network, l’automazione.

La velocità del mondo contemporaneo, l' utopia che ha ceduto il sogno alla distopia,

fratture scomposte di una società che ho cercato di tradurre in musica.

Questo tempo carico di emergenze, anestetista perfetto dei sentimenti

è un congelatore di emozioni non solo nel mondo alienante della produzione industriale.

Le catene di montaggio stritolano anche le cosiddette classi creative.

La vita ridotta ad “opera d'arte”, nell' epoca della sua riproducibilità tecnica,

spettacolarizzata in ogni sua forma.

Un disco che vuole allora essere danza della clausura,

danza della tragedia della società contemporanea.

GERARDO BALESTRIERI

musiche . testi. sintetizzatori . voce . vocoder. arrangiamenti . produzione artistica. editing.

NEGHIN VAZIRI voce

GIORGIO BOFFA mixaggio

MATTEO TORCINOVICH grafica

GRAHAM FEAKINS photo copertina

ELETTRO GIPSY PANDEMICA

01 ALFA CENTAURI

PER USCIRE UN ATTIMO FUORI DA QUESTA DIMENSIONE TERRESTRE

UN INVITO AL VIAGGIO CINEMATICO INTERSTELLARE

DURANTE IL QUALE ASCOLTARE IL RESTO DEL DISCO

IN ASSENZA DI PARTICOLARI GRAVITA'

UN PO' SOSPESI ANCHE NEL GIUDIZIO

02 PANDEMIK

QUEST' ANNO E' STATO CARATTERIZZATO DA PAROLE POTENTI

PERCHE' RIPETUTE FINO ALL' OSSESSIONE...

NELLA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE

CHE HA CREATO ANSIE E ATTESE

ECCOLE CONCENTRATE IN QUESTA CANZONE

03 ANTI SOCIAL NETWORK

I SOCIAL, O ANTISOCIAL, LA DITTATURA DELL' ALGORITMO,

LA DIPENDENZA DAI LIKE,

I VIDEO GIOCHI E TUTTO IL RESTO CHE

CI ALIENA E CI RENDE ALIENI OGNI GIORNO

04 PARACETAMOLO

IL NOSTRO FEDELE COMPAGNO DI VITA. IMPORTANTE. INDISPENSABILE.

AMATO COME NESSUNO ALTRO

A VOLTE PIU' DI UN CARICA BATTERIA DEL TELEFONO

05 MACHINE

IL TITOLO E' UN CHIARO OMAGGIO AI KRAFTWERK E ALL' UOMO MACCHINA

ANCHE SE IN QUESTO CASO CON ACCEZIONE FORTEMENTE NEGATIVA.

06 TELEFUNKEN

UN RICORDO TEDESCO E' LA TV CHE AVEVAMO IN CASA

UNA TELEFUNKEN CHE TRASMETTEVA LA BUNDESLIGA COME AL BANO E ROMINA

IL TUBO CATODICO CHE DISTRAE CON LE SUE FRASI MAGICHE

COME LE GIOSTRE, I KIRMS E CHE TROPPO SPESSO DIVENTA

UN PARCO DI STUPIDI GIOCHI: GLI SPIELPLATZ.

07 LES ESCARGOTS

UNA CANZONE SCRITTA IN MEZZ'ORA

CANZONE D' AMORE UN PO' NAIF

LA PIU' ESSENZIALE DEL DISCO

UN PO' MOLLE ANZI MOLLUSCA

08 CHOMSKY

UNA CANZONE CHE SI CHIEDE SE HAI MAI LETTO CHOMSKY

IO NO... MA COME SE L' AVESSI FATTO

QUINDI UN INVITO CERTO ALLA LETTURA

MA UN INVITO ANCHE A QUELLI CHE LO HANNO LETTO - A NON TIRARSELA TROPPO

UNA VISIONE DEL MONDO

ATTRAVERSO ALCUNI TITOLI DEI SUOI SCRITTI

09 PATANJALI

IL SUONO DEL SANSCRITO LE SUE VIBRAZIONI,

IL MISTERO ATTRAVERSANDO L' INVOCAZIONE A PATANJALI

10 NO PANIC ATTACK

UN ALTRO DISTURBO PSICOLOGICO CHE CI HA CONSEGNATO QUESTA EPOCA

SONO GLI ATTACCHI DI PANICO.

L' ANSIA DA PRESTAZIONE CHE IL MONDO SPESSO CI IMPONE

DIVENTA IMMOBILITA',PARANOIA,

PANICO APPUNTO

CHE SPESSO ARRIVA SENZA UNA APPARENTE RAZIONALE MOTIVAZIONE

11 ICH LIEBE DICH ICH LIEBE DICH NICHT

UNA FRASE CHE NON SI SCORDA MAI SE SEI CRESCIUTO IN GERMANIA

TI AMO – NON TI AMO”

UN PO' COME “ESSERE O NON ESSERE”

MA SOPRATTUTTO TANTO SCHIZOFRENICA COME QUESTO MOMENTO

IL RESTO DEL TESTO FA PARTE DEL CONTESTO

12 METEREOLOGIKA

UNA CANZONE METEREOPATIKA

ABBASTANZA SURREALE

L' ULTIMA DI QUESTO ALBUM CON TANTO DI SALUTI FINALI

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