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Centro Pet Therapy e riabilitazione equestre in Lessinia

Una campagna di
Il Diamante della Valle

Contatti

Una campagna di
Il Diamante della Valle

Centro Pet Therapy e riabilitazione equestre in Lessinia

Centro Pet Therapy e riabilitazione equestre in Lessinia

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

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Il Diamante della Valle

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Il Progetto

CENTRO PET THERAPY E RIABILITAZIONE EQUESTRE

IN LESSINIA

IL DIAMANTE DELLA VALLE è un’associazione, composta da un gruppo eterogeneo di professionisti, che si propone di realizzare un centro di pet therapy (che consiste in una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico)

volto ad aiutare coloro i quali necessitano di una riabilitazione fisica e/o emotiva tramite l’utilizzo di animali appositamente addestrati.

In linea generica l’associazione si è prefissata di agire, tramite l’utilizzo della pet therapy, dal punto di vista:

fisico: tramite il miglioramento delle abilità motorie, in casi di grave difficoltà nella deambulazione, nel movimento, nell’equilibrio e nelle disabilità in genere;

di salute mentale: tramite il recupero e incremento delle interazioni interpersonali verbali e non; recupero delle abilità ricreative tramite momenti di svago e divertimento con l’animale; recupero dell’autostima grazie al rapporto di cura reciproca che viene ad instaurarsi nella relazione uomoanimale; riduzione degli stati di ansia e di solitudine; recupero delle capacità di attenzione;

educativo: ampliamento del vocabolario e potenziamento delle capacità mnemoniche;

motivazionale: stimolazione alla socializzazione tramite attività di gruppo e interazioni con

persone e animali;

abbattimento della discriminazione

I meccanismi d’azione che verranno impiegati per raggiungere tali fini sono composti da:

facilitazione del rapporto uomo-animale: produce effetti positivi sia a livello emotivo che psicologico in quanto essendo la comunicazione tra le parti non giudicante si riesce a sviluppare una forte spontaneità esente dallo stress dovuto all’interazione;

stimolazione mentale: avviene grazie al gioco, intrattenimento e comunicazione con gli altri che consentono di ridurre il senso di solitudine e isolamento. In questo caso il rapporto uomo-animale è basato più che altro sul contatto fisico;

facilitazione sociale: un’interazione con gli altri la presenza di un animale può rappresentare l’oggetto della comunicazione;

aumento della responsabilità: il legame uomo-animale favorisce la crescita psicologica, la consapevolezza e l’assunzione di responsabilità;

antropomorfismo: questo è ricondotto all’attribuzione di caratteristiche umane agli animali. Questo meccanismo facilita il superamento dell’egocentrismo infantile focalizzando

l’attenzione sul mondo esterno;

sviluppo dell’empatia con l’animale: è la capacità di identificarsi con l’animale che nel tempo viene trasferita anche alla relazione con gli altri.

Il centro in questione sarà aperto a minori e adulti così da poter offrire un servizio a più ampio spettro possibile.

Il centro prevede la presenza di numerosi professionisti specificatamente preparati, tra questi troviamo: il medico, il coordinatore, lo psicologo, il terapista della riabilitazione, l’infermiere, l’operatore socio sanitario, il conduttore pet partner, ecc.

Gli animali di cui intendiamo usufruire sono cani, cavalli, asini, capre tibetane, pesci e piccoli volatili.

Il nostro centro, costituisce una realtà unica nel suo genere per la nostra zona e offre la possibilità di usufruire di diverse metodologie rieducative del metodo Nicolas Citterio che consentono di sfruttare parte delle qualità riabilitative dell’attività equestre.

La TMC consiste in un “complesso di prassi e metodi educativi che mirano a contenere, o superare se possibile, le conseguenze di un danno sensoriale, motorio, cognitivo e comportamentale attraverso l’uso del cavallo come mezzo terapeutico”.

Il “mezzo terapeutico” è il cavallo sotto la supervisione di operatori professionalmente preparati: non uno “strumento meccanico” ma un essere vivente in grado di relazionarsi con la persona in modo completamente diverso e con modalità del tutto particolari.

La TMC può essere destinata a disabili per migliorare la stabilità emotiva, acquisire maggiore autostima, migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri, aumentare la scioltezza e il coordinamento dei movimenti.

Gli operatori sono affiancati da un comitato scientifico, composto tra gli altri da: psicoterapeuta, fisioterapista e medico.

La terapia può essere praticata anche da persone che richiedono attività rieducative a seguito di traumi o incidenti, in questo caso gli operatori lavorano assieme ad un fisioterapista, per valutare attentamente le modalità con cui eseguire i movimenti e gli esercizi.

Le principali ricadute terapeutiche sono riconducibili ad alcuni elementi:

Legame uomo-animale: il contatto corporeo ed il rapporto che s’instaura con il cavallo sono importanti canali sensoriali ed emozionali attraverso cui il soggetto può acquisire maggiore controllo e fiducia in sé. Andare a cavallo coinvolge tutti gli elementi sensoriali

simultaneamente, si ricevono stimoli acustici, visivi, olfattivi ma soprattutto riceve intense stimolazioni tattili, vestibolari (per l’equilibrio) propriocettive ed enterocettive.

Esercizio fisico: l’attività equestre coinvolge diversi muscoli e sollecita più articolazioni, inoltre garantisce un miglioramento della funzionalità dell’apparato respiratorio e cardiovascolare.

Andatura sinusoidale: le ondulazioni provocate dal movimento tridimensionale durante la marcia del cavallo al passo stimolano la coordinazione motoria del paziente e sollecitano ad esempio l’elasticità dei dischi intervertebrali.

Equilibrio: il movimento del cavallo, determinando continui spostamenti del baricentro del cavaliere, stimola il senso dell’equilibrio.

Stimolazione neuromuscolare: il cavaliere riceve stimoli neuromuscolari efficaci sul rilassamento fisico e mentale.

Uno degli aspetti sicuramente più interessanti di questa pratica consiste nella straordinaria quantità di stimolazioni sensoriali che il cavallo è in grado di assicurare e che accuratamente guidata dall’istruttore può generare moltissime implicazioni di tipo cognitivo, di stabilizzazione umorale e di riduzione dei sensorismi.

Può essere usato come situazione motivante e gratificante, come valido stimolo affettivo ed un incentivo alla comunicazione.

La TMC è quindi una forma di attività con ricadute riabilitative globali in quanto

riunisce in sé diverse metodiche della riabilitazione: motoria psicomotoria, sensoriale ma anche aspetti cognitivi ed educativi legati alla relazione.

Il centro di ippoterapia è associato ad A.N.I.R.E. (Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre e di attività ludico sportive per le persone disabili e con devianze e disagi sociali).

Tale associazione a carattere promozionale in ambito sociale e culturale, ha lo scopo di rieducare le persone disabili e con devianze e disagi sociali in ambiente equestre e di promuovere la pratica equestre a scopo ricreativo e sportivo per le persone disabili e disagiate.

DETERMINAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE

Si deve prevedere una convenzione che regoli i rapporti tra Ente Pubblico e il centro ANIRE. In tale “convenzione” saranno stabiliti i servizi garantiti dal centro e gli interventi economici o prestazioni fornite dall’Ente locale.

Al di là dei contributi economici, infatti si possono anche prevedere, da parte dell’Ente locale, interventi che si concretizzano in apporti non solo monetizzati, ma ad esempio: manutenzioni, prestazioni di alcuni servizi, ecc.

Il dimensionamento dell’impianto tipo prevede la presenza di cavalli, cani, asini, capre, pesci e piccoli volattili ...

Tale previsione comporta l’impiego di almeno 17 persone del centro, che si occupino alle attività del centro.

Normativa di riferimento:

Accordo ai sensi degli artt. 2 comma 1 lettera b) e 4 comma 1del decreto legislatico 8 agosto 1997 n. 281,  tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante «linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali del 25.03.2015

DGR 4130 del 19.12.2006 Regione Veneto «interventi assistenziali e terapeutici che prevedono il coinvolgimento di animeali»

L.R. 03 del 03.01.2005 Regione Veneto

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