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A Palermo apre le porte una casa d'arte futurista, Il Primo Spazio Domestico Di Promozione Socio/Culturale Indipendente,Un nuovo capitolo nella storia del Futurismo post-centenario. Casa d'arte Futurista A. Gaeta, un ambiente dedicato allo scontro di idee e alla creazione ininterrotta,
Una Casa D'Arte Futurista apre le porte a Palermo. Fondata a Palermo il 2 Dicembre 2016, gia' sede del Nuovo Movimento Futurista Siciliano contemporaneo, fa parte della ReteStudioAmbiente Futurista, il cui Manifesto lanciato in occasione della fondazione viene Firmato da Antonino Gaeta classe 1976, artista dall' ormai carriera ventennele allievo del Maestro Franco Nocera e formatosi nella scuderia della Galleria Prati di Palermo, Fondatore dello stesso Movimento Siciliano, anche conosciuto per le attivita' di Studio Futurista Arte', e Antonio Saccoccio Artista Futurista che Vive a Latina,artista e ricercatore digitale, che in Italia è stato il primo a rilanciare in rete l'avanguardia futurista di Marinetti. Luogo di creazione privato dell'artista, si apre a Luogo di incontro di menti Libere e Audaci.
Nasce cosi' il Primo Spazio Domestico di Promozione Socio Culturale, S.D.P.S./C. Come Missione si propone di dare luogo a dei veri salotti culturali , lontani dai luoghi istituzionali. L'Arte ritorna in mano agli Artisti, nei luoghi propri di Azione. E' per Tal Motivo che Gaeta ,da anni ormai , porta avanti l'Azione Futurista , riconoscendo nel Movimento la sua Terza Fase , quella della sua espressione Filosofico-Culturale , volto del terzo periodo del Futurismo del terzo Millennio. Casa D'arte Futurista ARTE' e' un luogo privato, che sovverte il concetto stesso di casa, un concetto che sa di buon senso e fobia sociale, di quieto lungo i margini del proprio quotidiano. Una Casa Futurista è prima di tutto una Casa Aperta che si apre in un contesto urbano cittadino, in questo caso come quello dello snodo di piazzale Einstein, a cavallo tra due realta' urbane Notarbartolo e Uditore.
Dove non abbiamo luoghi di incontro culturale,come spesso accade nelle periferie della nostra citta'. E' così che vogliamo dare una fine a questa parata di case-scatole. In attesa delle città variabili dagli spazi senza contorno, delle case-frattali e dei palazzi che squillano, diamo il via ad una nuova stagione di Case Futuriste Abbiamo cosi sentito la responsabilita' sociale di aprire le porte di uno spazio privato, personale, dove si svolge la nostra vita creativa ma anche affettiva a favore dell'intera citta' , a favore di quanti voglio incontrarsi in nome dell' Arte e di una Umanita' spesso dimenticata. In nome del confronto e della crescita' comune ,Casa d'Arte Futurista Arte' ,diviene luogo di aggregazione gratuito , dove presentiamo: Artisti giovani o con esperienza, con piu' anni di carriera e di sperimentazione alle spalle, ospitiamo nuovi talenti , poeti, scrittori, musicisti , che non trovano luoghi per condividere il proprio cammino umano ed artistico. Apriamo le porte di questo luogo mentale ,oltre che fisico, a quanti abbiano voglia di condividere un mondo esperenziale e temporale e metterlo a servizio di una crescita del comune intelletto. Il Nostro e' Uno spazio Gratuito e indipendente, non siamo ,volontariamente, un associazione statutaria o un luogo di commercio dello Spirito delle arti.
Ognuno di noi non e' legato da vincoli associativi a favore di una aggregazione e compartecipazione spontanea naturale ,senza vincoli e tesseramenti. Siamo Uomini e donne Liberi,Artisti Liberi,Cittadini Liberi che si Riprendono in mano i propri spazi, la propria Umanita', la propria Cultura,il proprio Futuro spesso negato. Affettuosamente vi invito a riscoprire nell'altro una risorsa e non un nemico , qualsiasi sia la sua scelta umana , sessuale , religiosa ,politica, qualsiasi sia la sua provenienza culturale , sociale , esperenziale. Ognuno di Noi e' risorsa dell'Altro e per l'Altro, in uno scambio continuo ,all'insegna di una sinergia comune e' consapevole per un nuovo volto di questa citta' di Palermo Futura! Futuribilmente Vostro Antonino Gaeta./11+ ) Casa/Studio Futurista ARTE' Viale Regione Siciliana N.O. 2841 - Palermo Cel 3275324808 email. antonino_gaeta@libero.it https://www.facebook.com/studiofuturista.arte
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ANTONINO GAETA.11/+
Palermo classe 1976.FUTURISTA. Vive ed opera nella stessa città, dove ha conseguito i titoli artistici
presso il Liceo Artistico, la Accademia di Belle Arti di Palermo (nella Prima Cattedra di Pittura, con il Maestro Franco Nocera), titolo conseguito il 16 Luglio 1999, con la votazione di 110 su 110 e lode.
Ha avuto modo di lavorare con Il pittore fiorentino contemporaneo Gustavo Giulietti, docente di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Firenze per il quale ha curato la biografia (1998-1999).
Formatosi nella scuderia della Galleria Prati di Palermo, dell'omonima Gallerista Franca Prati( 19 Aprile 1949 - 10 Ottobre 2016),appena diciassettenne ha avuto modo di vivere di e affiancare non solo in qualità di artista ma anche quella di Amico e collaboratore diverse attività della galleria stessa.
Da circa 20 anni lavora nel campo delle arti visive sperimentando sia materiali che tecniche diverse come il vetro, la plastica, le tele ed i supporti lignei.
Fondatore del Nuovo Gruppo Futurista Siciliano, persegue un ideale di libertà e di rinnovo delle Arti, svincolandosi da tuttò ciò che riporta l’arte ad un cupo accademismo. Apre cosi a Palermo il primo “Studio Futurista ARTE’ “, che diviene luogo di incontri per giovani artisti; fa propria la frase “Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro”. Associa così il suo agire con i nuovi futuristi contemporanei Italiani, con i quali scambia idee e programmi per liberare l’arte da ogni critica superficiale, esaltando ogni forma di originalità, anche se temeraria, anche se violentissima.
Gaeta ha attraversato fasi stilisticamente diverse, mantenendo una ispirazione immutata e riconoscibile, che nasce nel complesso di emozioni, di sogni ed anche di ossessioni, che si sono accumulate nel sue subconscio.
Dopo un brillante inizio, tutto interno all’astrattismo, scopre, alla fine degli anni 90, una pittura quasi figurativa, per qualche anno affiancata dalle ultime opere astratte, i bellissimi "Rossi". Il figurativismo di Gaeta, fin dall’inizio, si caratterizza per l’uso di colori accesi (il rosso, il giallo, il blu, qualche volta anche il verde) in composizioni complesse, con figure umane che emergono da un tessuto abitato da animali fantastici, in cui è spesso riconoscibile un richiamo al fuoco ed alle ali ed alle piume degli uccelli. Confrontando queste opere con i coevi astratti rossi, si coglie l’essenza dell’ispirazione di Gaeta: la voglia di comunicare le sue sensazioni, colpendo, con i colori forti, gli occhi ed il cuore, prima di tutto, ma poi anche il cervello, perché le sue opere fanno pensare.
Il 17 Ottobre 2001,una crisi mistica, pienamente coerente con il suo mondo interiore, lo fa abbandonare la pittura, per cinque lunghi anni, proprio nel momento in cui stava ottenendo successo e riconoscimenti. Con il ritorno alla vita "normale", riprende il filo interrotto della sua ricerca figurativa, con opere pregne di riferimenti culturali alti, in cui, sempre più di frequente, compaiono suoi autoritratti e l’animale mitico un po’ rettile ed un po’ uccello, con evidenti richiami alla fenice, che Gaeta dichiara di aver visto da piccolo. Bellissimo, e pieno di amore e di calore, è il quadro "Sapientia" del 2008. Altrettanto belli sono i due frammenti del 2011, in cui Gaeta sperimenta smalti preziosi, facendosi trascinare in un riuscitissimo esercizio di decorazione modernista, che richiama il liberty di Klimt e che si tinge anche di classicismo nel virile volto di uomo. Del 2012 sono due importanti ritratti: l’autoritratto ed il ritratto di Edo con il gatto di casa, rappresentati in un mondo di coloratissimi graffiti, pieni di movimento.
Nel 2014 avviene la svolta che porta Gaeta al di là della pittura. Il movimento che anima le piume ed i graffiti degli ultimi quadri, li spinge fuori dai confini della tela. E l’artista è costretto ad intagliare nel legno forme complesse, che riprendono nei contorni i suoi elementi decorativi, ora finalmente liberi di estendersi nello spazio. In alcune opere sopravvive ancora un frammento di tela rettangolare, che dà un risalto ancora maggiore al componente dinamico. Il risultato è un’opera aperta, che ridiventa qualcosa di simile ad un quadro solo quando viene rinchiusa in una cornice, che le conferisce il dono dell’immutabilità. Con questa soluzione tecnico-artistica il percorso di Gaeta raggiunge un equilibrio perfetto tra forma e contenuto ed una assoluta originalità nel mondo dell’arte figurativa contemporanea. Bellissime sono le opere dedicate ai vizi capitali, la cui prima lettura incanta, per poi spingere l’osservatore a cercare delle risposte dentro di se. Nella fase del suo ultimo studio artistico, la pittura nasce come forma, non solo come stesura di colore. Questo diventa un modo per andare oltre il confine della tela, oltre il margine concepito come quadro per raccontare in maniera diversa l’idea dell’artista. Elemento fondamentale è il colore che, oltre al grande impatto visivo, viene investito da un valore “escatologico”. Il colore segue un percorso dettato dalla sua voglia di conoscenza e verità delle varie dottrine religiose, a cui attribuisce un significato ben preciso ed ordinato. Diventa quindi veicolo di storia, di un racconto umano e simbolico. Le gradazioni dei colori sembrano piatte, variando dalle tinte scure a quelle chiare, come se emergessero dal buio verso la luce, così come avveniva nell’icona.
Il cammino di Gaeta che lo porta ad allontanarsi sempre di più dalla tela per cercare le tre dimensioni (la scultura?) non è ancora terminato. In alcune delle sue ultime creazioni, Gaeta utilizza delle vere forme tridimensionali, da lui plasmate nel gesso e poi incorporate nell’opera, con risultati molto interessanti. Gaeta recupera la manualità di tecniche antiche, da lui apprese da ragazzo, come l’intaglio del legno e la modellazione in gesso, e le utilizza come se fossero nuove tecnologie. Nel suo futuro ci sarà certamente un’altra tecnica antica, la ceramica, in cui potrà combinare naturalmente scultura e pittura.
In alcune opere, in aggiunta alla dinamica spaziale, esiste anche una dinamica temporale. Le opere formano infatti una sequenza, in cui ognuna contiene un link alla precedente, simbolicamente rappresentato con una piccola versione della sua tavolozza. La lettura dell’intera sequenza permette di comprendere appieno quello che l’artista ha inteso narrare.
Esiste una seconda dinamica temporale, che, purtroppo, viene perduta nell‘opera finita. Ed è quella della sua genesi. Assistere al processo di creazione di un’opera di Gaeta è una esperienza veramente coinvolgente. Il processo dovrebbe essere documentato con video, simili a quelli che mostrano il dischiudersi di un fiore.
Le opere di Gaeta nascono da un pensiero scritto, da un’emozione che viene tradotta prima nero su bianco e poi trasferita nel supporto da lui scelto. Gaeta ritiene infatti che le parole siano un mezzo privilegiato per veicolare le sue emozioni. Si tratta di piccole composizioni poetiche, in cui Toni annota, per se stesso, le sensazioni che vuole comunicare. Scrupolosamente vergate a mano in un quadernetto, che meriterebbe di essere pubblicato. Gaeta non riconosce a questi scritti la natura di poesie, ma lo sono, a tutti gli effetti, e sono pure opere di qualità.
Antonino Gaeta è anche un grande affabulatore. È una esperienza unica sentirlo (e vederlo) parlare delle sue opere con una voce da attore professionista, impreziosita dalla pronuncia siciliana delle vocali. E quando recita le sue non poesie, ci fa percepire in modo diretto la ricchezza del suo mondo interiore.
Gaeta ha al suo attivo diverse mostre, in varie città italiane ed estere
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VIDEO INTERVISTA: https://www.youtube.com/watch?v=n5BqyieVc0Y
Intervista Life24:
https://www.youtube.com/watch?feature=share&v=N2iNRjAbF1A&app=desktop
Futurismo Renaissance. Le avanguardie virtuose (Deleyva editore, Roma, 2016). A cura di R. Guerra e P. Bruni
Genesi di "Basilisco", Tecnica Mistasu Telatavola di
https://www.youtube.com/watch?v=raGxAEEpU88
"I pisci rù mari" Genesi di Una Telatavola di Antonino Gaeta
https://www.youtube.com/watch?v=ZSnSCrJk3aY
" Marina" T. M. su Telatavola
https://www.youtube.com/watch?v=RTyIt_5kt9E
MERA LUMEN - Il falco e l'Antonio (live Palermo featuring ANTONINO GAETA ( Poesia)
https://www.youtube.com/watch?v=nySbDzu06OI
Studio Futurista Arte'
https://www.youtube.com/watch?v=UvCvIhELv9I
Intervista presso Galleria Prati, 8 marzo 2017, evento in memoria a sei mesi dalla Scomparsa.un impegno e un ricordo che vivono ancora nell'arte.
https://www.youtube.com/watch?v=qs-mR3jCTys&feature=youtu.be
Intervista Radio Palermo Centrale 4 maggio 2017
https://www.facebook.com/radiopalermocentrale.it/videos/1000897916712852/
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Immagini d'archivio per la Commemorazione del 10° anniversario della morte di Ninni Cassarà,1995 presso il Liceo Garibaldi di Palermo, durante il servizio un mio intervento. Un Giovanissimo Antonino Gaeta.....
https://www.facebook.com/studiofuturista.arte/videos/1782577025312293/
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15 Maggio 2017
Premio della critica '' ... Ricordando Russolo'' Istituito dal Movimento Futurista Siciliano Contemporaneo, Consegna il Presidente Antonino Gaeta
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RI-NasceCagliostro 2 Giugno2017
Video Intervista.
https://www.youtube.com/watch?v=9afSl1Z5oT4&t=504s
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ARCHIVIO Luglio2016
Intervista Lasciamo Vivere I Libri
https://www.youtube.com/watch?v=v2CzY_6sVnI
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CONTATTI :
ANTONINO GAETA
327 5324808
346 6854410
091 7730484
Email: antonino_gaeta@libero.it
sito:http://antoninogaeta.wix.com/antoninogaeta
Profilo Facebook:https://www.facebook.com/arte.involo/about?section=bio
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La Telepoetica di Antonino Gaeta
Gaeta, già curatore della biografia del pittore contemporaneo Gustavo Giulietti, presenta l'iniziativa “Storia e contemporaneità. Il nostro obiettivo all’insegna del Futuribile “. Gaeta nello specifico ha già presentato numerose personali in Italia (Palermo, Napoli, Lombardia) e all'estero, (Vienna, Barcellona). Imminente una sua mostra in Cina: la cosiddetta Telapoetica di Gaeta, riavvolge in chiave singolare postpop sia la tradizione futurista, il dinamismo boccioniano e di Balla, sia l'aeropoetica generale del secondo futurismo, attraversando il futurismo contemporaneo. L'esito è un nuovo volo visivo e oltre-visivo del nuovo futurismo, con una estensione espressiva particolarmente intensa, “oltre la forma” ma quasi vestita di colori “solidi” e linee “toccata e fuga “ che generano nel destinatario come un Bolero dinamico.
Antonino Gaeta, promotore del Gruppo futurista siciliano, è esponente di spicco del cosiddetto neofuturismo contemporaneo, articolato da qualche tempo in chiave nazionale con diverse sinergie multidisciplinari e con eventi, pubblicazioni e anche mostre rilevanti. Tra gli eventi, "Futurismo 100 live Ferrara" (2009, a cura di Ferrara video arte e di chi scrive), "Transvision 2010" (Milano, a cura dell'ala socioculturale transumanista di Giulio Prisco e Riccardo Campa), "Eredità e attualità del Futurismo", con Luigi Tallarico e Vitaldo Conte (2013, Roma, a cura di A. Saccoccio e G. Carpi e Tor Vergata Roma, ala digitale oltre-artistica), "Vite Futuriste. Enzo Benedetto e Stefania Lotti" (Roma, 2016, a cura della famiglia Lotti, per il Futurismo Oggi del secondo novecento). Non ultimo, dopo il futurismo, da segnalare la nuova avanguardia neorinascimentale di Milano, Metateismo, a cura di Davide Foschi.
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Di RoBy Guerra
(Ferrara, 9 settembre 1960), è uno scrittore, poeta e saggista. È, insieme alla pittrice Giancarla Parisi, allo scrittore di fantascienza Sandro Battisti ed al critico d’arte Marcello Francolini, d’un movimento artistico-letterario di stampo transumanista/transfuturista.
Il futurismo è morto?
La litania è ancora diffusa in Italia, nonostante almeno a partire dal duemila diversi continuatori ovviamente aggiornandolo e nelle diverse discipline artistiche. Arte elettronica (Il gruppo Netfuturismo di A. Saccoccio e altri) Transfuturismo o Transumanesimo artistico italiano (V. Conte, G. Parisi , A. Cattaneo e altri ); Letteratura (Azione Futurista Ferrara, Chi scrive, R. Guerra e altri). Per le arti visive, oltre al futurismo situazionista di Graziano Cecchini RossoTrevi, celebre per le azioni performative de La Fontana Rossa e Piazza di Spagna, ricordiamo il ben noto Antonio Fiore Ufagrà e la sua attuale cosmopittura, il celebre Marco Lodola del gruppo Nuovo Futurismo, lanciato già da fine secondo '900 dallo stesso R. Barilli , lo stesso Baldo Savonari e da Palermo, promotore dello stesso Gruppo Futurista siciliano contemporaneo, Antonino Gaeta. Pittore e operativo da diversi anni, Gaeta, come gli altri postfuturisti attuali nello specifico dell'arte contemporanea, prendono le mosse dal cosiddetto secondo futurismo e -o aeropoetico-pittorico o dagli stessi molto visual Depero o Prampolini per poi adattarlo al nostro tempo. Di Gaeta segnaliamo, tra le opere in particolare Il Bacio esposto significativamente a Vienna (Centro Arte Applicata) nel 1997! La data e la nostra scelta non è casuale: la distanza temporale ci permette di captare appieno la profonda e godibilissima anticipazione dell'autore: l'iconografia complessiva esalta già certe news iconiche stesse, maturate nel secondo novecento e nel primo duemila: un virtuale bacio appare ricombinato in un incredibile remix del celebre sottomarino dei Beatles di Yellow Submarine, trascinando dietro certa new wave, nella metafora, post pop art, cartoons, fino a al digitale ante litteram e persino ai manga dell'Oriente. E solo un futurista ancora oggi combina significanti apparentemente non paragonabili, in una logica del segno e del colore futuro sempre avanti.
Roby Guerra
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Perchè Sono Futuribile? Di Antonino Gaeta
Tratto Da : Futurismo Renaissance. Le avanguardie virtuose (Deleyva editore, Roma, 2016). A cura di R. Guerra e P. Bruni.
Molti mi chiedono cosa significhi per me essere Futurista?
In molti si chiedono perche non dipinga e basta! Essere Futuristi è qualcosa che ti appartiene o no. Personalmente sono cresciuto all’ombra del Futurismo per via dei miei studi Accademici presso l’accademia di Belle Arti di Palermo , dove tra i docenti della Prima Cattedra che personalmente ho frequentato durante il mio percorso, Pippo Rizzo ne fù Maestro, lasciando dietro a sé una scia del suo passaggio. Essere Futurista , non richiede una capacità artistica in senso stretto, ma è un modo Naturale e necessario per affrontare in ogni epoca , e in ogni luogo geografico la flebile azione dell’uomo assopito, nei confronti del tempo che vive.
Essere Futurista è … non arrendersi ad una placida conformità dell’Essere, sempre più omologato in una nuova chiave di globalizzazione asfittica e inumana, che spinge l’Uomo ad un’ arresa necessaria ed incondizionata nei confronti di un sistema ciclico e immobile,colmo da un estremo bigottismo culturale che sempre più pervade ogni ambito della nostra società. A quanto detto personalmente contrappongo il mio " Essere Futuribile" .
Cio che è Futuribile, non appartiene alla realtà contingente, e non trova nessuna collocazione spaziotemporale....Futuribile è il futuro che potrebbe realizzarsi...come intuizione della successione di stati di coscienza legati tra loro dalle facoltà della memoria e dell'immaginazione...Futuribile è tutto ciò che ancora non ci siamo accorti che potrebbe ESSERE.......È, non arenarsi in un quotidiano sicuro...è oltrepassare il limite...E' inseguire tutto ciò che esclude il circuito immobile del razionale statico ed immobile.
Futuribile è mutazione continua nell'istante presente.
Tutto Questo Noi vogliamo esprimerlo con i mezzi che ci appartengono, le Arti; quel luogo espressivo che in ogni epoca vive di un animo rivoluzionario e libero, libero da ogni compromesso , da ogni mera prostituzione del “Segno” e dell’Intelletto. Un “Arma Muta” capace di prevedere e di sconvolgere le coscienze. Cosi spiego il mio essere Futurista.
L’Azione Artistica non può e non deve essere assoggettata e compiacente alla Moda dell’incultura.
Arte è Rischio! Sconvolgimento! E’ irruzione lungo gli argini che ognuno di noi si è creato, gli argini di una società appiattita, per ridare nuova voce e nuove visioni di quanto a noi è circostante.
Un Futurista deve soddisfare il proprio animo insoddisfatto d’Artista, e non piegare l’animo ad un mercato spesso provinciale ,probo da ogni reale interesse e attenzione.
Il Mio Personale Manifesto Pittorico Futurista , fonda su una celebre Frase del nostro fondatore Filippo Tommaso Marinetti, “ Nessuna opera che non abbia una carattere aggressivo può essere un capolavoro”
Ho Così aperto le porte del mio studio così come fecero i miei predecessori, "Studio Futurista Artè" , appartiene a tutti coloro trovano nell’ azione Futurista un denominatore comune, diviene così luogo aperto all’incontro di << menti audaci e creative >>.
Un Luogo dove l’unica Bandiera è quella delle Arti Libere, capaci di urlare la propria indipendenza da un sistema che in nome dell’arte sopprime la libera azione ed il libero pensiero dell’ Artista stesso.
E con questo senso di responsabilità, che sento necessaria un’ azione Futurista coesa in collaborazione con i nuclei Italiani per una vera evoluzione del nostro movimento culturale, attuale oggi come in ogni epoca passata ,se sa ritrovare in se un comune fondamento, all’insegna di un nuovo cammino verso le Arti libere da ogni criminoso PASSATISMO.
Il Futurismo Vive! Vostro Antonino Gaeta
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Antonino Gaeta come Marinetti: nasce il Movimento Futurista Siciliano
Guardare al futuro con gli occhi del movimento avanguardista che Filippo Tommaso Marinetti rese indelebile per la cultura del secolo scorso. Nonostante i detrattori della corrente artistica, che da decenni minimizzano sulla sua vivacità, il Futurismo è presente e radicato sul territorio. La Sicilia ne è testimone, con l’impegno di numerosi artisti e liberi pensatori che ispirati dai valori espressivi svincolati da rigide etichette, si sono dati appuntamento per la costruzione di uno spazio in cui dar voce alla propria creatività. La Casa d’arte Futurista A. Gaeta apre i battenti con il contestuale lancio del Manifesto della ReteStudioAmbiente Futurista, firmato da Antonino Gaeta, pittore e fondatore del Gruppo Futurista Siciliano Contemporaneo, e Antonio Saccoccio, artista e ricercatore digitale, che in Italia è stato il primo a rilanciare in rete l’avanguardia futurista di Marinetti.
Uno studio ambizioso che verrà inaugurato quest’oggi, venerdì 2 dicembre (data non casuale dato che Marinetti moriva proprio il 2 dicembre 1944 a Bellagio), in concomitanza con Futur.11/+, un progetto sinergico che include la partecipazione di molteplici esponenti del Futurismo contemporaneo. Tra questi, oltre ai già citati Gaeta e Saccoccio, si annoverano: Stefano Balice, Graziano Cecchini Rosso Trevi, Vitaldo Conte, Gianluigi Giorgetti, Roberto Guerra, Klaus-Peter Schneegass, Marco Zappa. La mostra allestita per l’occasione sarà invece fruibile sino al 30 dicembre.
Antonino Gaeta come Marinetti: nasce il Movimento Futurista SicilianoFondatore del Nuovo Gruppo Futurista Siciliano, Antonino Gaeta è restio alle costrizioni legate al tecnicismo accademico. Le sue opere hanno un comune denominatore: l’originalità. Piuttosto che seguire mode o tecniche del momento, l’artista palermitano preferisce dar voce alle proprie emozioni attraverso un uso del colore che potrebbe sembrare ardito e violento ma comunque onesto e coerente con il proprio marchio di fabbrica.
Ma la pittura non è l’unico canale comunicativo, infatti nella sua ricerca, Gaeta include anche complessi intagli lignei che accompagnano le sue decorazioni: una sorta di esigenza lo spinge a fuoriuscire dal perimetro di una tela, per rendere la sua arte veramente libera da schemi e preconcetti. Ridimensionato il vocabolo di margine, la riflessione artistica di Gaeta varca la soglia della scultura, portando il colore nella tridimensionalità, in cui da sostanza impalpabile diventa tangibile e materica.
Una ventata di novità investe Palermo, tanto da destare l’attenzione anche delle Istituzioni pubbliche. L’evento inaugurale è patrocinato dal comune di Palermo e dal comune di Bellaggio. L’inaugurazione ufficiale con la contestuale scopertura di una targa commemorativa della Prima Casa Futurista del terzo Millennio è l’occasione per riflettere e studiare su un movimento che partendo dall’Italia, ha influenzato la cultura di paesi quali gli Stati Uniti, la Francia, la Russia e il Continente asiatico. Non solo scultura e pittura, il movimento futurista ha irradiato di estremo fascino anche la letteratura, il cinema, la fotografia, l’architettura e la musica.
All’insegna del dinamismo e della velocità di pensiero, la corrente culturale tramanda una concezione affine al mondo globalizzato, in cui tutti sono connessi e in cui le informazioni viaggiano a ritmi incalzanti. Con il nuovo centro nato in Sicilia, che si propone come nuova fucina artistica, la sfida sensoriale è lanciata.
Dario Cataldo per MifacciodiCultura
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FUTUR.11/+ alla Casa Futurista di Palermo Di Stefano Balice
Venerdì 2 Dicembre 2016, alle ore 18,30, avrà inizio un nuovo capitolo nella storia del Futurismo post-centenario. Si terrà a Palermo l'inaugurazione della Casa d'arte Futurista A. Gaeta, un ambiente dedicato allo scontro di idee e alla creazione ininterrotta. La Casa sarà uno dei nodi principali di una rete in continua espansione tra alcune delle figure principali del Futurismo contemporaneo. Infatti, sebbene si è soliti considerare questo movimento esaurito con la morte del suo fondatore F. T. Marinetti, da allora sono state molteplici le formazioni d'avanguardia che hanno portato avanti quella stessa volontà distruttrice/innovatrice in ambito artistico e oltre.
Inaugurare oggi una Casa Futurista significa ribaltare il concetto stesso di casa, un concetto che sa di buon senso e fobia sociale, di quieto vivere in conserva. Una Casa Futurista è prima di tutto una Casa Aperta, ed è per questo che Antonino Gaeta, fondatore del Gruppo Futurista Siciliano Contemporaneo, ha voluto che questo diventasse un momento di condivisione tra persone anche molto distanti tra loro. Nel corso della serata verrà lanciato il Manifesto della ReteStudioAmbiente Futurista, scritto a quattro mani con Antonio Saccoccio (già fondatore di Net.Futurismo), punto di partenza per le prossime collaborazioni tra gli avanguardisti di tutta la Penisola. Non si tratta solo di parole, perché contestualmente si svolgerà la sinergia futurista Futur.11/+, che vedrà partecipi alcuni protagonisti del Futurismo degli ultimi trent'anni: il poeta visivo e sonoro Vitaldo Conte, che con il suo alter ego Vitaldix ha ridefinito l'importanza di un'avanguardia calda, tribale e pulsionale; Roberto Guerra, poeta futurista fin dai tempi di Futurismo Oggi; Klaus-Peter Schneegass, compositore tedesco ed inventore del Tritamot, ossia l'arte dell'invenzione verbale che da anni anima la rete dei futuristi; Graziano Cecchini, che ha riportato il Futurismo in prima pagina con la fontana Rosso Trevi e le palline in Piazza di Spagna; Marco Zappa, presente con uno dei suoi polimaterici dagli stranianti effetti visivi. Ci sarà anche spazio per il gioco, la più alta delle attività umane. Gianluigi Giorgetti presenterà le carte di Indago, gioco "controcompetitivo" in totale rottura con le dannose e logoranti dinamiche di gioco adottate fino ad oggi. Stefano Balice esporrà invece un Tattilofono, giocattolo sonoro futurista che prosegue le ricerche di Marinetti e Bruno Munari su tattilismo e laboratori tattili, ma anche quella di Luigi Russolo e della sua Arte dei Rumori.
E' così che vogliamo dare una fine a questa parata di case-scatole. In attesa delle città variabili dagli spazi senza contorno, delle case-frattali e dei palazzi che squillano, diamo il via ad una nuova stagione di Case Futuriste.
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Manifesto della ReteStudioAmbiente Futurista
Venerdì, 02 dicembre , 2016.
Diamoci un luogo! Prendiamoci lo spazio che ci serve!
Manifesto della ReteStudioAmbiente Futurista
Amici futuristi! Abbiamo attraversato insieme un intero lunghissimo secolo, eppure manifestiamo ancora oggi, in un decennio fradicio di rampantismo mediocre e miserabile servilismo, una clamorosa indiscutibile impavida vitalità. La nostra presenza è ancora scandalosa, le nostre parole vibrante scossa elettrica. Siamo la principale forza propulsiva del Terzo Millennio.
E allora, amici futuristi, prendiamoci uno spazio ancora maggiore!
Le nostre attività oggi gravitano attorno a una sede diventata negli anni nucleo aggregante per numerose azioni futuriste. In tutta Italia (e anche oltre) abbiamo CaseStudioAmbiente Futuriste. Ne abbiamo a Roma, Torino, Palermo, Forlì, Latina, Ferrara, Viterbo, Salerno, Brema, Cracovia.
Bene! Benissimo! ma questo ancora non basta!
Occorre oggi mettere in rete tutte le CaseStudioAmbiente Futuriste e creare la ReteStudioAmbiente Futurista! Dobbiamo unificare le nostre vite unificando i nostri spazi futuristi. E dobbiamo fare in modo che sempre più passatisti, presentisti e semifuturisti si convertano definitivamente al Futurismo unendosi alla nostra ReteStudioAmbiente Futurista.
La CasaStudioAmbiente Futurista.
È la stanza, lo studio, l’intera abitazione che il futurista impregna quotidianamente della propria vitapensieroazione futurista.
La CasaStudioAmbiente Futurista sarà:
· Poliespressiva
· Antigraziosa
· Diagonalizzante
· Aggregante
· Reteale
Nella CasaStudioAmbiente Futurista troveranno posto:
· esposizione permanente delle Libere Creazioni Futuriste (pittura scultura fotografia moda ceramica etc.)
· archivio del Libro Futurista (manifesti libri volantini poster e altro materiale cartaceo);
· archivio Audiovisivo Futurista (documenti sonori e audiovisivi di registrazioni e performance futuriste);
· elaboratori elettronici per garantire la connessione con le altre CaseStudioAmbiente Futuriste e quindi la creazione della ReteStudioAmbiente Futurista.
La ReteStudioAmbiente Futurista.
È la continua interconnessione delle varie CaseStudioAmbiente Futuriste. Questa interconnessione avviene utilizzando tutti i mezzi di comunicazione e trasporto a disposizione, nessuno escluso!
Ogni anno la ReteStudioAmbiente Futurista si manifesta platealmente in occasione di eventi tesi a garantire la massima diffusione alle novità futuriste.
Diamoci un luogo! Prendiamoci lo spazio che ci serve!
Venerdi' 2 dicembre 2016
Antonio Saccoccio (Latina-Roma), Antonino Gaeta (Palermo)
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Lettera Aperta agli elettori. Amministrative 2017:
Antonino Gaeta Candidato al Consiglio Comunale.
Carissimi Amici e’ con grande piacere che mi presento.
Il Mio Nome e’ Antonino Gaeta, Artista, Presidente del Movimento Futurista Siciliano Contemporaneo.
Da circa 20 anni ,mi occupo principalmente di indagare il mondo della creativita’ e ultimamente qualcuno mi definisce: un animatore culturale . Definizione che non mi dispiace.Tutti dovremmo ricoprire un ruolo fondamentale nella nostra societa’,essere Animatori di qualunque cosa sia stimolo all’assopimento del nostro periodo storico.
Ogni presentazione che si rispetti dovrebbe partire con il dichiarare l’anno di nascita e ,come si diceva una volta ,io appartengo alla classe ’76 .Si…ho quasi 42 anni ,nonostante sia rimasto un grande sognatore, ma sempre con i piedi per terra , perche’ ,cari amici ,i sogni si attuano calpestando la realta’ che ci criconda affrontandola.
Molti da queste prime righe si chiederanno…e quindi?? Piu’ o meno una vita normale come tante.
Si in effetti una vita normale come tante. Si…Apparentemente normale ,come normale e’ alzarsi ogni giorno in questa nostra amata citta’ e nello scorrere degli anni ,voltare lo sguardo e non ritrovare i volti dei tuoi Amici. Quelli con cui sei cresciuto, quelli con cui hai vissuto i primi amori, le prime uscite, la prima birra … Si cari amici ,una vita normale tesa a lottare e a cercare uno spazio reale insieme a quanti continuano a voler restare nella propria citta’ , tra i propri affetti , nella propria casa costruita con difficolta’ e dove tutto il proprio mondo e’ custodito. Questo , cari Amici , ha un prezzo alto nella nostra citta’! E se ti occupi di Arte ha un prezzo spesso anche maggiore.
Sapete ,detto tra noi, un Architetto senza lavoro e’ un disoccupato, un Avvocato senza lavoro e’ un disoccupato, un pittore, un cantante, un attore di teatro senza lavoro non e’ un disoccupato ma spesso agli occhi della gente e’ solo uno che non ha voglia di lavorare!
Eh si Cari Amici noi siamo considerati tali! Vi Faccio una confidenza che rimanga tra noi ovviamente .Negli utlimi anni ho esercitato il diritto di non votare! Come tanti ! Perche? Per mille motivi … Con il Tempo ti rendi conto che quello che credi sia una protesta , ha lasciato spazio ad una voragine sociale ,nella quale non ti ritrovi piu’.
La mia Candidatura personale al Consiglio Comunale, con il partito dei Verdi e del comitato civico Palermo Citta’ Futura a sostegno della candidatura a sindaco di Nadia Spallitta, vuole essere la possibilita’, di portare all’interno delle istituzioni di questa citta’ ,la voce di quanti vivono una posizione di Minoranza Culturale, Sociale,Credo,Etnica, di Genere e anagrafica. Molti si domanderanno perche’ parlo di MINORANZA e di cultura, tra l’altro siamo alle porte di “Palermo capitale della cultura”.
Carissimi, Palermo sara’ anche capitale della cultura , ma non attenta alle risorse umane presenti.
Noi Siamo la citta’ dell’ accoglienza che non include mai veramente quanti abbiamo vicino, la citta’ della cultura dei Monumenti e non degli artisti viventi ,la citta’ della Biennale del mediterraneo che non ha una cura scientifica degli Artisti del suo territorio. Siamo Una citta’ dalle grandi possibilita’ ma solamente per pochi.
Molti talenti delle arti, concittadini di questa Palermo che fu’ Felicissima, sono costretti a tirare avanti trascinandosi nei call Center, per pochi spiccioli,spesso li troviamo dietro un banco a servirci un caffe’, talvolta lasciano la citta’ per ritrovarsi a fare i lavapiatti altrove per provare a far conoscere il proprio mondo espressivo forse in contesti meno ostici.
Personalmente devo ringraziare il contributo emotivo e anche economico della mia Famiglia, che ha sostenuto i miei studi , i materiali che mi hanno permesso di sperimentare, gli spazi fisici per lavorare .Lo studio, per esempio, per un pittore e’ un luogo necessario a raccogliere tutta la concentrazione … ma tutto ha un costo che non sempre puo’ essere sostenuto.
A tal proposito, mi chiedo,quante strutture confiscate vengono destinate alle associazioni? Ahime’ spesso solo per scambi di favori politicamente scorretti . Ovviamente non faccio di tutta un erba un fascio ,ma chi vive in questo tessuto cittadino puo’ comprendere che la mia sia una teoria verosimile, a fronte di realta’ associative che danno grandi contributi a questa Societa’. Ma Gli operatori dell ‘ARTE! Non Credete che una citta’ come la Nostra abbia il dovere di tutelare queste risorse Umane? Vi Dicevo, io ho avuto la Fortuna di Avere una Famiglia che mi ha permesso di formarmi culturalmente con ogni mezzo a loro possibile e che continua a starmi vicino.
Continuo ad avere la fortuna di avere un compagno da circa 10 anni, cantautore, costretto a lavorare precariamente in vari Call Center con contratti LAP, che sostiene le mie scelte…vive con me l’esperienza di casa D’arte Futurista, un luogo privato che si apre in un contesto urbano cittadino, come quello dello snodo di piazzale Einstein, a cavallo tra Notarbartolo e Uditore.
Dove non abbiamo luoghi di incontro culturale,come spesso accade nelle periferie della nostra citta’.
Abbiamo cosi sentito la responsabilita’ sociale di aprire le porte di uno spazio privato, personale, dove si svolge la nostra vita creativa ma anche affettiva a favore dell’intera citta’ , a favore del nostro quartiere , a favore di quanti voglio incontrarsi in nome dell’ Arte e di una Umanita’ spesso dimenticata.
In nome del confronto e della crescita’ comune ,Casa d’Arte Futurista Arte’ ,diviene luogo di aggregazione gratuito , dove presentiamo: Artisti giovani o con esperienza, con piu’ anni di carriera e di sperimentazione alle spalle, ospitiamo nuovi talenti , poeti, scrittori, musicisti , che non trovano luoghi per condividere il proprio cammino umano ed artistico.
Apriamo le porte di questo luogo mentale ,oltre che fisico, a quanti abbiano voglia di condividere un mondo esperenziale e temporale e metterlo a servizio di una crescita del comune intelletto.
Il Nostro e’ Uno spazio Gratuito e indipendente, non siamo ,volontariamente, un associazione statutaria o un luogo di commercio dello Spirito delle arti .Ognuno di noi non e’ legato da vincoli associativi a favore di una aggregazione e compartecipazione spontanea naturale ,senza vincoli e tesseramenti.
Siamo Uomini e donne Liberi,Artisti Liberi,Cittadini Liberi che si Riprendono in mano i propri spazi, la propria Umanita’, la propria Cultura,il proprio Futuro spesso negato.
Affettuosamente vi invito a riscoprire nell’altro una risorsa e non un nemico , qualsiasi sia la sua scelta umana , sessuale , religiosa ,politica, qualsiasi sia la sua provenienza culturale , sociale , esperenziale.
Ognuno di Noi e’ risorsa dell’Altro e per l’Altro, in uno scambio continuo ,all’insegna di una sinergia comune e’ consapevole per un nuovo volto di questa citta’ di Palermo Futura!
Futuribilmente Vostro
Antonino Gaeta./11+ ) Studio Futurista Arte'
Articolo tratto dahttps://arcigaypalermo.wordpress.com/2017/05/15/amministrative-2017-antonino-gaeta/
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http://asinorossoferrara.blogspot.it/2017/05/un-ecofuturista-siciliano-alle-elezioni.html
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Domande in cerca di risposta.
A cura del Dott. Andrea Lombardo all 'artista Antonino Gaeta( Maggio 2015)
Come ti chiami? Antonino Gaeta
Come vorresti essere chiamato? Non credo di avere altre preferenze
Dove abiti? Palermo
Dove vorresti abitare? In un piccolo centro Montano
Con chi vorresti abitare? Con il passato e il futuro
Che rapporto hai con la natura? Necessario
Preferisci il mare o la montagna? Montagna anche se trovo stupendo il mare al crepuscolo
Come ti muovi: in bici, in auto, in autobus o a piedi? Mi piace molto camminare a piedi , perche ti dà una dimensione umana , ma per necessità mi sposto in Auto
Ti piace viaggiare? Non sempre
Quali paesi hai visitato? Parte dell’ Italia , Londra, Spagna, Austria, ma quando posso amo scoprire i piccoli centri Siciliani.
Quali luoghi ti sono rimasti nel cuore e negli occhi? La Verna
Hai partecipato ad eventi particolarmente importanti che ti hanno cambiato? Non credo che necessariamente anche se eclatante ci siano eventi della mia vita che mi hanno particolarmente cambiato, qualcuno forse ha lasciato il segno, ma non a tal punto da cambiarmi.
La domenica allo stadio o la domenica si dorme? La domenica si lavora.
Quali sono i tuoi libri preferiti? Non ho dei libri preferiti , ogni libro è un avventura e da ogni libro che scelgo di leggere ne ricavo sempre qualcosa, ma poi vado avanti….. alla ricerca di qualcos’altro. Siamo ciò che leggiamo!
Ti hanno influenzato? Forse qualche volta, ma non direi influenzato , più che altro mi hanno dato l’opportunità di guardare le cose anche in maniera diversa; da altri punti di vista…..
Cosa leggi: La Repubblica, Corriere della sera, Libero, La Stampa, Topolino o…? Preferisco ascoltare un brano Musicale.
Che cos’è la grafic novel? Un genere Narrativo.
Fumettisti: artisti o fancazzisti? Preferisco i contemplativi
Durante le feste di Natale: meglio il cinepanettone o la cena a casa della zia? Sicuramente un sontuoso pranzo in famiglia seguito da un giro in centro fra le vie deserte della città.
Che studi hai fatto? Liceo Artistico, Prima Cattedra di Pittura, Accademia di Belle Arti, con il Maestro Franco Nocera, e Scienze Religiose
Studiare che piacere o studiare che dovere? Studiare è necessario se vuoi Percepirti nella storia
Come ti sei avvicinato all’arte? Credo in maniera naturale , cosi come si impara a camminare da piccoli , un traguardo naturale e necessario.
Come sei arrivato al tuo stile? Spero di non aver raggiunto ancora uno stile, perché questo mi fa involontariamente pensare alla fine di un atteggiamento di ricerca pittorica; credo più che altro di aver acquisito un metodo di lavoro che mi porta a lavorare e scoprire nuovi limiti da superare e interpretare.
Ma non potevi fare altro nella vita? ho provato più volte a fare tanto altro…, ma continuando a trascinarmi dietro il mio inseparabile cavalletto e dei colori ,qualunque veste io abbia indossato. Comunque no! non credo è quanto di più naturale riesca a fare nella mia esistenza .
Quali sono gli artisti antichi, moderni e/o contemporanei che ti hanno ispirato e/o influenzato? Così come per i Libri anche per la pittura non ho autori o periodi particolarmente preferiti e sinceramente non sono positivamente proiettato verso possibili “influenze” , anche se spesso possono emergere spontaneamente da una memoria visiva inconscia. Posso dirti che ho uno sguardo attento per l’arte del Medioevo. Mi piace molto la deposizione di Pontorno.
Cosa pensi dell'arte contemporanea? L’arte contemporanea credo che rischi di allontanarsi spesso dal motivo principale che credo debba avere, due punti per me fondamentali per esempio: la volontà di comunicare e la necessità di creare fisicamente un qualcosa che non esiste se non per via dell’incontro fra artista e materia , molte volte noto che l’arte contemporanea si muove lontano da questi binari per me necessari.
Il museo più bello che hai visto? . . . .
La mostra più brutta che hai visitato? Non credo esistano mostre brutte , ma solo cattive intenzioni.!
Un museo che ti piacerebbe avere nella tua città? Preferisco pensare a quante possibilità abbiamo nella mia Città , non sempre adoperate per il meglio, più che pensare ad altri musei che potrebbero essere non in sintonia con quello che noi siamo.
Chi butteresti giù dalla torre: paperino o Dylan Dog?Paperino è un personaggio che ho sempre guardato con estrema simpatia per il suo linguaggio buffo, il limite spesso è un motivo di forza; Dylan Dog troppo spaccone, pertanto decisamente lui.
L'arte può avere una valenza educativa? L’arte dovrebbe essere una possibilità educativa , ma spesso viene sovrastata dalle false culture del momento sociale in cui viviamo
L'arte può rinnovare e fortificare i fruitori-spettatori-collezionisti? Decisamente si , ma dovremmo forse un po’ tutti rieducarci alla “CURIOSITA’” , sempre meno gente è curiosa, sempre meno gente si sofferma veramente a guardare un opera o ad entrare in un brano musicale, siamo la società del “se non passi dallo schermo del mio Pc o del mio smartphone, neanche ti prendo in considerazione”.
Hai un messaggio da diffondere? A volte tanti ….. a volte no
Quali idee, concetti, filosofie, progetti di rilancio sociale vuoi divulgare? Sicuramente mi piacerebbe poter far comprendere che una rieducazione al bello potrebbe essere una possibilità di rilancio per tutti.
L’arte è per tutti o solo per alcuni? L’arte è decisamente per tutti, poi alcuni decidono di farla diventare solo per pochi, ma questa è un’altra storia.
Musei gratis o aperti la notte? Musei a pagamento e funzionali.
Dove trovi ispirazione? Spesso nel Silenzio
Ascolti musica mentre lavori o preferisci rimanere in silenzio? Non potrei fare a meno della musica; scelgo cosa ascoltare in base alle emozioni che voglio far emergere dal mio mondo interiore durante la creazione di un pezzo, quasi sempre è musica strumentale , monotonale , che mi permette di concentrarmi, di isolarmi ed entrare nel misterioso antro dell’azione creativa.
Se si, quale genere, quale cantante prediligi? Credo di aver anticipato la risposta.
Quali sono i ritmi musicali che ti fanno ricaricare le batterie? //
Quali emozioni provi mentre dipingi? Emozioni Tante! La più frequente è La Paura! Ben inteso è una paura creativa, dinnanzi ad un ipotetico foglio bianco, subito dopo ci si immerge in un mondo difficile da spiegare; una bolla atemporale nella quale sei tu e il tuo lavoro, le tue emozioni , la tua giornata, e perché no anche il tuo buon bicchiere di vino decisamente rosso!
Parti da un progetto di massima o ti lasci trasportare dalle emozioni? Si parte sempre da un Progetto di massima, ovvero la parte razionale , ma per fortuna durante un‘esecuzione c’è sempre il sopravvento della parte emozionale, istintiva, quel settimo senso della creazione. Nasce così una vera e propria lotta creativa.
Che rapporto hai con i tuoi quadri? Il Rapporto con i miei quadri e quello del Creatore con la propria creatura, ogni pezzo anche a distanza di anni o di decenni ti riporta in quell’istante preciso in cui lo hai concepito, riaffiorano mille voci e mille ricordi, …. Ecco, il rapporto con i miei lavori, è quello che si può avere con una ipotetica macchina del tempo…. che congela in quei gesti ,in quelle pennellate circoscritte, cose cosi intime che non sono prescrutabili da nessuno divenendo cosi uno scrigno personale.
Quando, per te, uno dei tuoi quadri è finito? Questo è l’ennesimo momento di grande fascino, cosi come dinnanzi ad un foglio bianco o tela che sia, ci si ritrova con un enigma da risolvere , cosi il problema si ripresenta nel comprendere quando un opera è finita. Personalmente interrogo frequentemente il lavoro che porto avanti , è la sua anima indipendente a comunicarmi quando è arrivata la piena configurazione, lo stato prescritto che voleva raggiungre. E’ un coito che termina in maniera naturale e ben definito.
Il quadro finito è tuo o di chi lo “adotta”? Il Quadro finito acquista una sua esistenza,non è più mio in senso stretto , mi appartiene in quanto nasce da una serie di fattori che mi porta a crearlo, ma finito questo momento del tutto personale , un opera finita appartiene a chiunque ne abbia voglia di farla sua, nel senso più profondo del termine. Anche io ne divengo spesso, in un qualche modo, fruitore sorpreso e incuriosito.
Meglio la pittura dei colori o quella dei simboli? Personalmente nella mia ricerca pittorica coesiste, con la stessa prevalenza: colore, forma e simbologia, questo è il mio linguaggio.
Quale è stato il tuo primo quadro? Il mio primo quadro lo ricordo ancora,ero più o meno adolescente , è stata una reinterpretazione della donna allo specchio di P.Picasso
Dove si trova? Conservato nei miei caveau !
Lo vorresti indietro? ///
Chi viene prima: il progetto che hai in testa o i desideri del mercato dell’arte? Prima di ogni cosa viene la libertà dell’atto creativo, poi se questa riesce a condizionare il mercato che ben venga.
Hai mai detto: “questo quadro lo so fare pure io!” No!
Se i fruitori delle tue opere non capiscono le tue opere, che fai? Nulla, ascolto le loro impressioni.
Chi è il miglior amico dell’artista: il gallerista, il pizzaiolo, il barista, il tabaccaio, il corniciaio, il compagno di banco o…?
Il Migliore amico dell’ Artista è il suo cavalletto, attorno ad esso ruotano tutte le esperienze di ogni giorno e quindi tutti coloro con i quali si può avere a che fare nella quotidianità, per tanto chiunque può essere il migliore amico dell’artista
Saluta quelli che hanno letto le tue risposte! Se qualche risposta non vi ha convinto non vi preoccupate più di tanto , ma di sicuro un augurio voglio farvelo ; vi auguro di diventare sempre più curiosi , e se di tanto in tanto vi capita giocat\e anche con una tela e dei colori , non fatevi molte domande, vi assicuro che è un vero toccasana ! Buona Arte a Tutti! Vostro A. Gaeta
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