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Campagna terminata
  • Raccolti € 11.431,00
  • Sostenitori 335
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    11. Città e comunità sostenibili
    13. Agire per il clima
    14. Vita sott'acqua

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Il Progetto

>>>English version below<<<

CHI SIAMO?

Il comitato No Grandi Navi è un comitato cittadino storico di Venezia. Dal 2012, anno in cui a largo dell’Isola del Giglio la Costa Concordia si schiantava provocando la morte di 32 persone, il Comitato si è battuto in città per l’estromissione delle navi da crociera dalla laguna di Venezia.Il Comitato No Grandi Navi ha sempre agito nell’interesse dell’ecosistema lagunare e della cittadinanza: l’impatto ambientale delle navi da crociera è drammatico in termini di inquinamento dell’aria e devastazione dell’equilibrio idrodinamico della laguna. Al loro passaggio per il Canale della Giudecca, le navi smuovono i fondali aggravando i fenomeni di subsidenza: Venezia sprofonda, letteralmente, ogni volta che una nave la attraversa.

In questi 9 anni di azione, il Comitato ha costruito centinaia di manifestazioni insieme a migliaia di persone e la sua battaglia è stata raccontata in tutta Europa come un’esperienza di resistenza in una delle città occidentali più fragili.

I FATTI DEL 2017

Nel settembre 2017, dopo un referendum popolare costruito dal Comitato No Grandi Navi in cui 20.000 persone avevano votato per l’estromissione delle navi da crociera dalla laguna, il Comitato aveva aperto Venezia ai comitati ambientali di tutta Europa per due giornate di racconto, confronto e discussione. In quell’occasione, al termine di una giornata di assemblee partecipatissima, il Comitato aveva organizzato la consueta manifestazione cittadina contro le grandi navi, invitando per l’occasione tanti artisti a esibirsi su un vero e proprio palco galleggiante. Ad accompagnare il concentramento sulla riva delle Zattere, l’abituale corteo acqueo di barchini e imbarcazioni tipiche veneziane. Per ospitare in barca gli attivisti e le attiviste sprovviste di mezzo proprio, il Comitato aveva affittato alcune imbarcazioni più capienti: chi le guidava è stato oggi raggiunto, a tre anni di distanza dai fatti, da un’ingiunzione di pagamento.

I FATTI DEL 2021

Il 4 marzo 2021 la Capitaneria di Porto ha notificato 7 ingiunzioni di pagamento, per un totale di 14.000 €, ad altrettanti giovani attivisti del Comitato No grandi Navi di Venezia. Ci sono 30 giorni di tempo per pagare, dopodiché partiranno i pignoramenti. A ciò si aggiungono spese legali pendenti per circa 6.000 €.

Qual è la colpa dei membri del Comitato colpiti dal provvedimento? Avere guidato alcuni “barchini” (piccole imbarcazioni private) durante la manifestazione nel 2017. È bene specificare che quella giornata non fu caratterizzata da violenze di nessun tipo, la semplice presenza di tantissime barche e persone a riva, allietate dalla musica proveniente da un palco galleggiante piazzato nel Canale della Giudecca, aveva imposto un ritardo alle navi, evidentemente vergognose di uscire dalla Marittima, dovendo “inchinarsi” di fronte alla rabbia di migliaia di residenti.

Tante veneziane e veneziani hanno partecipato quel giorno, tante barche e un palco galleggiante con musica e molte parole di speranza per la nostra città. La maxi-multa è l’ennesimo tentativo di stroncare la protesta, visto che denunce e polizia sembrano non bastare. Di più, una sanzione simile arriva in un momento di profonda crisi economica, quando il lavoro scarseggia e le misure di contenimento dei contagi non permettono di mettere in campo iniziative di sostegno e autofinanziamento. Si è scelto di colpire la parte più giovane del comitato, quella più generosa e attiva, ma al contempo quella più precaria e finanziariamente fragile. Una vera e propria vendetta amministrativa che colpisce la parte più giovane e generosa del Comitato, quella sempre in prima linea, ma anche quella più precaria e finanziariamente fragile. Anche il tempismo è particolarmente grave. Proprio la monocoltura turistica ha determinato che l’impatto del COVID19 sprofondasse la città in una crisi gravissima, lasciando migliaia di persone senza reddito. La pandemia, qui, per molte e molti, è sinonimo di crisi economica, inoltre è un periodo in cui le usuali iniziative di autofinanziamento del Comitato non possono essere messe in campo.

Per questo abbiamo lanciato il crowdfunding, perché, come decine di piccole barche possono fermare un colosso del mare, così, migliaia di piccole donazioni possono rispondere a questa grande ingiustizia. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti per continuare a lottare per Venezia, perché la nostra città non ceda agli speculatori, ma continui ad essere di chi la vive e di chi, pur non vivendoci, la ama.

WHO WE ARE

The No Big Ship Committee is a long established committee based in Venice. Since 2012, when the cruise ship “Costa Concordia” crashed off Giglio island, causing the death of 32 people, the Committee is fighting for cruise ships to be fully wiped out the city. 

The main aim of the Committee is the protection of the lagoon ecosystem and the upholding of its inhabitants: cruise ships impose a huge environmental burden on the city, polluting the air and botching the hydrodynamic system of the lagoon.  When cruise ships pass through the Giudecca Canal, they move the seabed worsening the already existing mining-subsidence damages: every time a cruise ship enter Venice, the city literally sinks. 

During these 9 years of action, the Committee has built hundreds of protests together with thousands of people, and its fight has been told all over Europe as an example of resistance of one of the most fragile western cities. 

THE 2017 FACTS

In September 2017, after a popular referendum arranged by No Big Ships Committe, in which 20.000 people voted against cruise ships in Venice, the Committee organized two days of fight and debate together with all the environmental committees from all around Italy and Europe. At the end of the second day thousands of people took part at the demonstration hosted by the Committee. The whole city was there, along the bank and on the water, sailing small boats, demanding for the big ships to leave Venice lagoon forever and enjoying the music and the art coming from a big floating stage. To be able to host the activists who didn’t own a boat, the Committee rented some bigger means. Three years later, the people who steered those boats that day, has been reached by an enormous payment order.

THE 2021 FACTS

On the 4th of March 2021 the Port Captaincy of Venice notified seven payment orders to seven activists of the Comitato No Grandi Navi, for a total amount of 14.000€, to be paid by 30 days. To this sum of money 6.000€ must be added for legal fees.

What are the activists accused of? Their guilt lies with having steered boats during a demonstration in 2017. That was one of the many actions of the Commitee, when the "barchini" (the small private boats) were confronting the leviathan cruise ship. This kind of actions always come from the will of saving Venice, its lagoon, its environment and its life, against the interests of big cruise multinational corporations.

No violence happend that day. There was only a big crowd of Venetians, many boats and a floating stage spreading music and words of hope for the future of the city. The huge participation of people and boats delayed the passage of big ships, that were probably too shamefull to get out of the port, and to face the anger of thousands of citizens. This huge fine is yet another attempt of silenting the Commitee's fight, since lawsuit and police seemed not to be enough.

Even worst, the fine comes in the middle of a pademic, a time when job is lacking and the usual self-financing activities are difficult to set up. Moreover, the target of the fine is the youngest part of the Commitee, the most generous and active, but also the most precarious and financially fragile. This is a real adminitrative revenge, that comes in a very specific moment. It is exactly the touristic monocluture the main cause of the huge impact of COVID19 on Venice. For many people who live in Venice, pandemic is synonymous with economic crisis and, moreover, this is a period when we can not set in place our traditional self-financing activities.

For all these reasons we have launched a crowdfunding. Because, as tens of small boats can stop the giants of the sea, thousand of small donations can help us to reply to such a big injustice. We need the help of everybody, in order to keep on to fight for Venice and to save our city from speculators. We want Venice to be owned by those who live in it, and by those who love her!

Commenti (57)

Per commentare devi fare
  • avatar
    Emanuele Avanti NO Grandi Navi!
    • LS
      Léon Frohe Ostern, aus Deutschland. One earth, one fight.
      • IM
        Isabella Contributo troppo esiguo per una battaglia così grande. Grazie!!!
        • ad
          alice piccolo supporto da parte di Massimo Piccin !
          • DT
            Daniela Mai più grandi navi a Venezia! Mai più. Venezia è un bene di tutti. Non feriamola più
            • MC
              Martin Thanks so much for your activities! It's essential for Venice.
              • avatar
                Nicoletta La solidarietà è un'arma potente: usiamola!
                • VK
                  Veronique Continuez le combat!
                  • PL
                    Paola Sono una Padovana, amo Venezia ed appena posso faccio un giretto. Non potevo non aiutarvi perché odio quella forma di turismo incomprensibile per le persone di buon senso. Non voglio più vedere quei mostri passare davanti a piazza San Marco. Grazie a voi.
                    • DT
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