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Li chiamano minori non accompagnatiperché hanno meno di 18 anni e sono arrivati in Italia da soli, senza la loro famiglia. Sono adolescenti come tutti, e come tutti gli adolescenti hanno diritto a un’istruzione e a una formazione professionale.
Vogliamo aiutare 15 di loro a sostenere l'esame di licenza media e a imparare un mestiere, in modo che possano dare vita ai sogni e ai progetti con cui sono partiti; vogliamo sottrarli al rischio di prendere strade sbagliate o di finire ai margini della società.
Per questo è nato il progetto AccompagniamoCi insegnandopromosso dall'associazione ShebSheb in collaborazione con i CPIA di Milano.
CONTESTO:
Attualmente nell’analisi dei flussi migratori si è riscontrato che il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati risulta essere il più emergenziale.
In Italia si stima per difetto la presenza di 10.000 minori non accompagnati di cui circa il 10% in regione Lombardia.
Per affiancare il difficile operato delle comunità dove risiedono i ragazzi è necessario avviare progetti che abbiano come obiettivo il conseguimento di un minimo titolo di studio (licenza media) e di acquisire una consapevolezza delle proprie capacità e possibilità per inserirsi nel mondo del lavoro.
I progetti di questo tipo attivi sul territorio di Milano sono pochi e quindi insufficienti a coprire se non una minima parte della richiesta.
Il presente progetto mira ad una collaborazione con le realtà presenti. In particolare la parte didattica per il conseguimento del titolo di studio è interamente a carico dell’ente pubblico preposto alla formazione, ovvero i CPIA (ex Centri Territoriali Permanenti) mentre l’Associazione si occupa di attività di rinforzo.
L’associazione ShebSheb si fa promotrice del progetto in forza dei suoi obiettivi e delle sue attività.
La nostra principale attività di autofinanziamento – la vendita dei sandali artigianali prodotti in Egitto – vuole porre al centro la figura del migrante e il suo patrimonio di tradizioni, competenze e capacità con l’obiettivo di realizzare un sistema microeconomico di sussistenza a partire da ciò.
Anche nei confronti dei ragazzi che formeremo ci sarà l’attenzione a comprenderne e a valorizzarne le capacità, dando loro gli strumenti per affacciarsi consapevolmente e autonomamente al mondo del lavoro.
Accanto a questo impegno concreto, da alcuni anni monitoriamo e studiamo le caratteristiche dell’immigrazione, in modo particolare dai paesi di provenienza dei minori non accompagnati. Questo ci permetterà di seguire il percorso educativo dei ragazzi anche a partire da queste informazioni, creando una sinergia virtuosa con le comunità di accoglienza che ce li affideranno.
CONTENUTO DEL PROGETTO:
Il progetto si rivolge a un numero massimo di 15 minori stranieri tra i 15 e i 18 anni provenienti dalle comunità, ma anche da segnalazioni di diverso tipo. Le segnalazioni verranno raccolte durante il periodo estivo tramite un primo colloquio di conoscenza. Contestualmente verranno attivati proposte di alfabetizzazione rivolte alla stessa categoria di utenza. Già questi saranno momenti di conoscenza con potenziali utenti del progetto.
Nel mese di settembre verranno effettuate le prove di selezione che consisteranno in prove di livello (non vincolanti) riguardo alla lingua italiana e alla matematica e in un colloquio motivazionale a cui potrebbero essere presenti mediatori culturali in caso di necessità.
Un ipotetico piano formativo prevede lo svolgimento delle attività nel periodo da ottobre a giugno così organizzato: due giornate di lezione presso il CPIA, due giornate di lezione presso l’associazione e momenti dedicati all’orientamento al lavoro secondo il seguente schema (suscettibile di modifiche in funzione delle esigenze):
Le lezioni presso l’associazione affiancano il lavoro svolto dai CPIA fungendo da rinforzo nelle competenze della lingua italiana, storia e geografia, della matematica e dell’inglese. Saranno svolte da insegnanti certificati. Sono previste anche lezioni di educazione civica per favorire un percorso di cittadinanza consapevole.
Durante la settimana un pomeriggio è dedicato alla socializzazione attraverso lo sport e lo stare insieme anche nel momento del pranzo.
Il sabato mattina è dedicato all’orientamento al lavoro, con una attenzione particolare alla personalizzazione del percorso che sarà trasversale alle altre proposte: incontri con professionisti competenti di diversi settori, con particolare attenzione a immigrati che siano riusciti ad avviare attività di successo o ad inserirsi positivamente nel mondo del lavoro (artigiani, imprenditori, operai specializzati); laboratori pratici a moduli, creati ad hoc.
Durante il corso dell’anno verranno organizzate uscite culturali, di socializzazione o di conoscenza del mondo del lavoro.
RICADUTE DEL PROGETTO:
Le ricadute del progetto sono molteplici e a forte impatto:
- sostegno alle comunità nel progetto educativo riguardante i minori
- diminuzione del rischio di disagio sociale conseguente alla dispersione scolastica e alla demotivazione rispetto ai progetti personali da parte dei minori
- avviamento ad un inserimento consapevole nel mondo del lavoro e ad un percorso di cittadinanza responsabile
- conseguimento del minimo titolo di studio indispensabile ad un inserimento lavorativo.
RISORSE:
Le figure professionali previste sono le seguenti:
- coordinatore del progetto per 8 ore settimanali
- educatore-tutor con la funzione di seguire i ragazzi dal punto di vista educativo sia come gruppo classe che rispetto ad esigenze individuali e presente per 4 giorni la settimana per 4 ore al giorno
- esperti nelle tematiche relative al lavoro (avvocato, architetto, orientatori)
- insegnanti volontari certificati per le attività didattiche di rinforzo
- psicoterapeuta con la funzione di supervisione e di sostegno psicologico per i minori richiedenti e per gli operatori.
SPESE PREVISTE:
Le spese minime preventivate relative all’intera durata del progetto sono le seguenti:
Stipendio coordinatore: 3.000 EURO
Stipendio educatore: 6.000 EURO
Varie ed eventuali: 3.000 EURO
TOTALE: 12.000 EURO
I fondi per la realizzazione del progetto verranno recuperato mediante l’autofinanziamento, attraverso la vendita dei sandali e mediante attività di crowdfunding con il fine primario di sensibilizzare soci, amici e la cittadinanza sull’utilità di investire nella formazione dei minori stranieri, cittadini milanesi e italiani del futuro.
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