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Parlapà paraloup la montagna che rinasce

Una campagna di
Fondazione Nuto Revelli

Contatti

Una campagna di
Fondazione Nuto Revelli

parlapà paraloup la montagna che rinasce

Parlapà paraloup la montagna che rinasce

Campagna terminata
  • Raccolti € 8.000,00
  • Sostenitori 65
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Eventi & festival

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Fondazione Nuto Revelli

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Il Progetto

Paraloup, una borgata sospesa tra i monti del cuneese, ha vissuto sulla sua pelle prima la Resistenza, poi l'abbandono di queste terre di confine. Oggi però può tornare protagonista del nostro tempo, grazie a un rifugio e al suo programma di spettacoli in quota ed escursioni letterarie tra montagne dal valore storico e naturale senza pari. Parlapà Paraloup.

COS’E’ PARALOUP: 

Paraloup è una borgata del comune di Rittana (CN), sede della prima banda partigiana di “Giustizia e Libertà” tra l’autunno del 1943 e il 1945. Vi hanno militato, fra gli altri, Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco e Nuto Revelli. Con loro, oltre un centinaio di giovani e giovanissimi operai, studenti, contadini, impiegati, commercianti, artigiani ed ex ufficiali. Dopo la guerra però, a partire dagli anni Cinquanta e nel corso del cosiddetto Miracolo Economico, è stata abbandonata, come centinaia di altri piccoli borghi di montagna. Il massiccio spopolamento che ha colpito le valli cuneesi ha gravemente inciso sulla loro cultura, l'economia e prospettive di futuro. Oggi però, che i modelli di sviluppo a cui eravamo abituati hanno dimostrato anche nel cuore delle grandi città industriali tutti i loro limiti, è tempo di lavorare a nuovi paradigmi, proprio ripartendo da quei "margini" dimenticati troppo in fretta. Per questo ritornare a Paraloup significa farne il luogo di una doppia memoria: della guerra partigiana e della vita contadina. Finora abbiamo recuperato le baite con un progetto architettonico innovativo, in armonia col paesaggio, e allestito un rifugio con servizi di ristorazione e pernottamento. Ma siamo solo all'inizio.

COSA VOGLIAMO FARE: 

Per far davvero rinascere Paraloup e le sue montagne, nell'estate del 2014 vorremmo inaugurare un programma di iniziative culturali all'aria aperta diurne (come passeggiate naturalistico-letterarie con guide e accompagnatori certificati) e serali (tra cui concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali). Pensiamo che, puntando sulla qualità dell'offerta (garantita dal coinvolgimento di artisti e operatori culturali professionisti) e la peculiarità dell’ambiente, unico per il contesto ecologico e il valore storico, Paraloup potrebbe diventare un punto di riferimento per il presente e un ponte sul futuro. Qui si potrebbero, infatti, sperimentare nuove forme di turismo responsabile e modi di produzione alternativi, capaci di riattivare le economie locali nel rispetto dell'ambiente e della comunità.

A CHI CI RIVOLGIAMO:

Per innescare tutto questo, chiediamo l'aiuto e la partecipazione a "Parlapà Paraloup" a tutti coloro che si sentono sensibili alla montagna e alle sue dinamiche (residenti, frequentatori abituali e semplici curiosi) o sono alla ricerca di un luogo “altro”, dove riannodare i fili tra passato e presente.

RICOMPENSE: 

Sono previste tre tipologie di ricompense per i donatori, in funzione del numero di quote con cui partecipano a "Parlapà Paraloup" (1 quota=10 €):

1 quota: semino da una selezione di erbe aromatiche tipiche del territorio.

5 quote: pernottamento in rifugio per 1 persona e mappa dei sentieri (secondo disponibilità)

10 quote: arruolamento nella "Banda Paraloup". In una delle baite verrà allestito un apposito pannello, che raccoglierà la firma e una foto di ogni donatore, di cui verrà conservata e trasmessa la memoria a tutti gli ospiti della struttura, come ringraziamento per il contributo alla causa di "Parlapà Paraloup".

Commenti (3)

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  • bd
    bianca questa sera avrò un incontro di studio con quattro giovani e condividerò il vostro progetto. grazie per la possibilità che "muove". Bianca.
    • gi
      gioviclerico Grazie!!!!!
      • GB
        Giovanni ci sono ed è entusiasmante. Anche i giovani che ora lo gestiscono meritano il sostegno di una grande e solidale collettività

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