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Ultima Generazione - agiamo ora!

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Ultima Generazione - agiamo ora!

Campagna terminata
  • Raccolti € 5.775,00
  • Sostenitori 85
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    13. Agire per il clima

Una campagna di 
Ultima Generazione

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Il Progetto

(Italian version) “Ultima Generazione ” è una campagna di disobbedienza civile nonviolenta contro il collasso climatico ed ecologico, per fermare il più grosso genocidio della storia dell'umanità. Ci batteremo finché chiedendo che entro la fine del 2022 il governo italiano:

1) interrompa immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancelli il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale

2) proceda a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente,  e crei migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili


Come lo chiediamo? Useremo la disobbedienza civile nonviolenta per fare pressione alle istituzioni. Questo potrebbe provocare disagio alla vita di molte persone. Ci dispiace davvero molto e non vorremmo doverlo fare. Sembrerà un metodo drastico… ma sono 30 anni che facciamo manifestazioni, marce, petizioni, campagne di sensibilizzazione: senza risultati sufficienti. La disobbedienza civile nonviolenta è ora l’unica via per portare un cambiamento radicale e veloce.

Non c’è più tempo per nessun altro approccio. Se supereremo i i 2°, l'Italia potrebbe essere diventata in gran parte un deserto già nei prossimi 20 anni. La nostra sopravvivenza è messa in pericolo da molti fattori. Uno su tutti: la produzione di cibo è fragile e miliardi di persone potrebbero morire di fame nel prossimo futuro. Aumento medio di temperature, ondate di calore estreme, siccità o piovosità prolungate, gelate tardive, precipitazioni distruttive: questi fenomeni, che divengono più frequenti e più intensi all’aumentare della temperatura, uccidono i raccolti. Quello che è successo in Italia quest’anno è un assaggio: abbiamo perso un frutto su quattro, il 70% dell’olio, il 95% del miele.

La nostra vita e la nostra prosperità sono altrettanto minacciate dalla sesta estinzione di massa. Pensiamo agli esseri viventi da cui dipende direttamente la nostra produzione di cibo: gli impollinatori (api, farfalle, uccelli…); gli organismi del suolo (lombrichi, funghi…). Anzi, al di là dell’immaginario immediato, la nostra vita si regge su un’intricata rete di relazioni tra gli altri viventi. Un esempio: spariscono le api, regioni come il Veneto hanno un deficit d’impollinazione delle colture del 50%. Significa meno cibo prodotto, già ora.

Eppure le istituzioni che ci rappresentano non se ne stanno curando e ci mandano incontro a morte certa. Il sistema politico non tutela gli interessi dei cittadini, e questo scollamento è testimoniato dall’espressione del voto: il “partito vincente” è quello dell’astensione. I partiti cercano il consenso immediato e la legittimazione dei mercati con politiche miopi a breve termine. Pur criticando questo difetto strutturale della nostra democrazia rappresentativa, nondimeno noi vogliamo che il cambiamento sia scelto democraticamente; di più, vogliamo scongiurare che l’Italia cada vittima di una svolta militarizzata, autoritaria e neo-fascista. Chiediamo di avere come cittadini e cittadine una partecipazione democratica sempre maggiore e potere decisionale sul nostro futuro.


Il Governo aumenta l’utilizzo del carbone e del gas e approfitta della guerra in Ucraina per giustificarsi e presentare il proprio piano energetico come inevitabile. I procedimenti di ricerca ed estrazione di idrocarburi interessano 26 mila chilometri quadrati sulla terraferma e circa 91 mila chilometri quadrati di mare, minacciando di distruggere i meravigliosi territori italiani. Questo è un controsenso che mostra palesemente che il governo non fa l’interesse dei cittadini ma di una ristrettissima elités che sta scegliendo i propri profitti a discapito della vita dei loro stessi figli. Infatti, se installassimo 8 GW di rinnovabili all'anno (come lo stesso ministro Cingolani ha promesso nel 2021) potremmo ridurre i consumi di gas per il settore elettrico di 2 miliardi di metri cubi all’anno. Allora quale è la ragione per continuare con questo progetto suicida? Perché il governo non potrebbe essere coerente con i suoi stessi impegni? E’ davvero la guerra la ragione per estrarre nuovo gas?Non riusciamo a fare neanche uno dei passi che c'eravamo ripromessi per iniziare l’azzeramento della produzione di CO2?

Al contrario, la guerra in Ucraina dovrebbe lanciare un grido di allarme e disperazione perché questo è soltanto un piccolo assaggio del collasso sociale che sta arrivando se restiamo aggrappati a un’economia fossile che condannerà a morte le persone comuni. La Russia si è assicurata quasi un terzo del grano mondiale e importanti risorse minerarie. Allo stesso tempo, dall’Ucraina è in arrivo il più grande flusso migratorio dal secondo dopoguerra e questo numero è destinato a crescere. Ci ritroviamo con sempre più gente da nutrire e un calo di risorse a nostra disposizione. Il collasso è ora, non nel 2050! 


Non ci sono scuse. Interrompere gli investimenti nel fossile è la scelta più ovvia per interrompere il genocidio delle generazioni più giovani e salvare la nazione dal suo collasso. L’ incompetenza dei governi nel tracciare un sentiero a lungo termine per l’Italia e per l’Europa ha fatto sì che ritardasse il momento in cui prendersi le proprie responsabilità e avviare un percorso per rendere questo paese autonomo, sostenibile e vivibile per tutti.


Ti chiediamo un contributo economico che ci possa aiutare a sostenere:

- tutte le persone che dedicano molto tempo ed energie alla campagna;

- i costi degli spostamenti richiesti per tenere presentazioni in tutta Italia;

- i costi di vitto e alloggio delle persone che scenderanno in strada per molti giorni;

- i costi per i materiali;

- le spese legali che dovremo affrontare.

    Cambiamo rotta! Adesso! Unisciti alla disobbedienza civile!



    The project

    (English Version) "Ultima Generazione" (Last Generation) is a campaign of nonviolent civil disobedience against climate and ecological collapse, to stop
    the biggest genocide in human history. We will fight as long as we demand that by the end of 2022, the Italian government:


    1) immediately stop the reopening of decommissioned coal-fired power plants and cancel the project of new drilling for natural gas exploration and extraction


    2) increase solar and wind power by at least 20GW in the current year, and create thousands of new jobs in renewable energy by helping fossil fuel industry workers find employment in more sustainable jobs.


    How do we ask for this? We will use non-violent civil disobedience to put pressure on institutions. This could cause disruption to many people's lives. We are really sorry and we don't want to have to do that. It may seem like a drastic method... but we have been doing demonstrations, marches, petitions, awareness campaigns for 30 years: without sufficient results. Non-violent civil disobedience is now the only way to bring about radical and rapid change.

    There is no more time for any other approach. If we pass the 2°, Italy could have become largely a desert already in the next 20 years. Our survival is threatened by many factors. One of them is that food production is fragile and billions of people could die of starvation in the near future. Average temperature rises, extreme heat waves, prolonged drought or rainfall, late frosts, destructive precipitation: these phenomena, which become more frequent and more intense as temperatures rise, kill crops. What happened in Italy this year is a taste: we lost one fruit in four, 70% of our oil, 95% of our honey.


    Our lives and prosperity are equally threatened by the sixth mass extinction. Think of the living creatures on which our food production directly depends: pollinators (bees, butterflies, birds, etc.); soil organisms (earthworms, fungi, etc.). Indeed, beyond the immediate imagination, our life is based on an intricate network of relationships between other living things. For example, if the bees disappear, regions such as Veneto have a 50% deficit in crop pollination. This means less food produced, even now.


    Yet the institutions that represent us are not taking care of this and are sending us to certain death. The political system does not protect the interests of citizens, and this disconnect is reflected in the expression of the vote: the "winning party" is that of abstention. The parties seek immediate consensus and market legitimisation with short-sighted short-term policies. While criticising this structural defect of our representative democracy, we nevertheless want change to be chosen democratically; moreover, we want to prevent Italy from falling victim to a militarised, authoritarian and neo-fascist turn of events. As citizens, we demand ever greater democratic participation and decision-making power over our future.


    The government is increasing the use of coal and gas and taking advantage of the war in Ukraine to justify itself and present its energy plan as inevitable. Hydrocarbon exploration and extraction procedures affect 26,000 square kilometres of land and about 91,000 square kilometres of sea, threatening to destroy Italy's wonderful territories. This is a nonsense that blatantly shows that the government is not serving the interests of the citizens but those of a very small elite who are choosing their own profits at the expense of the lives of their own children. In fact, if we installed 8 GW of renewables per year (as Minister Cingolani himself promised in 2021) we could reduce gas consumption for the electricity sector by 2 billion cubic metres per year. So what is the reason for continuing with this suicidal project? Why couldn't the government be consistent with its own commitments? Is war really the reason for extracting new gas? Are we unable to take even one of the steps we promised ourselves to start zeroing CO2 production?

    On the contrary, the war in Ukraine should send out a cry of alarm and despair because this is just a small taste of the social collapse that is coming if we cling to a fossil economy that will condemn ordinary people to death. Russia has secured almost a third of the world's grain and important mineral resources. At the same time, the largest flow of migrants since the Second World War is arriving from Ukraine and this number is set to grow. We find ourselves with more and more people to feed and a dwindling of resources at our disposal. The collapse is now, not in 2050! 

    There are no excuses. Stopping investment in fossil fuels is the obvious choice to stop the genocide of the younger generation and save the nation from its collapse. The incompetence of governments to chart a long-term path for Italy and Europe has delayed the moment to take responsibility and start a path to make this country self-sufficient, sustainable and liveable for all.

    We are asking you for an economic contribution to help us support


    - all the people who devote a lot of time and energy to the campaign;

    - the costs of travel required to hold presentations throughout Italy;

    - the food and accommodation costs of the people who will be on the streets for many days;

    - the costs of materials;

    - the legal costs we will face.


    Let's change course! Now! Join the civil disobedience!

    Commenti (23)

    Per commentare devi fare
    • avatar
      Jacopo Grazie. Sono con voi
      • avatar
        Alberto Con Rabbia e Amore
        • AL
          Angelo Grandi ragazzi!!
          • lp
            lorella Grandi ragazzi/e
            • AR
              Antonio Sostenere chi si mette a rischio per tutti e difendere la giustizia climatica e quella sociale che ne deriva è un atto di amore verso un futuro sempre più incerto.
              • sM
                sara Grazie infinite per il coraggio, il cuore e l'anima che ci mettete
                • NH
                  Neal Quando lo Stato non riesce a proteggere i suoi cittadini, la disobbedienza civile diventa il nostro dovere!
                  • avatar
                    Aldo Quando i governi, nominalmente democratici, non rappresentano più il popolo, la ribellione nonviolenta attraverso la disobbedienza, è l'unica strada che ci auguriamo porti qualche frutto positivo.
                    2 anni fa
                • fl
                  francesca Io e mio marito vi siamo vicini con il cuore, abbiamo fatto questa piccola donazione ma vorremmo fare molto di più. Per il momento cerchiamo di sensibilizzare amici e parenti sull'argomento! Mi sembra assurdo che i giovani siano lasciati soli a lottare per il futuro che gli abbiamo rubato noi,ultra quarantenni. Avete tutta la nostra stima e il nostro supporto!!
                  • avatar
                    Aldo Grazie, sono le persone come voi che non si rassegnano a dare SPERANZA.
                    2 anni fa
                • LC
                  Luca Grazie infinite XR per dare una speranza al futuro dell'umanità! Ci vuole tanta forza e coraggio, complimenti a tutt!
                  • AR
                    Antonio Continua la lotta continua il sostegno ☺️

                    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

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