Una campagna di
ARA Società Cooperativa SocialeContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Scegli la somma con cui vuoi sostenere il progetto e il sistema di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. L’autore del progetto riceverà subito la tua donazione.
La nostra idea nasce quasi per caso a fine 2017 a Carbonia, nel Sulcis-Iglesiente, sud-ovest sardo. Una delle provincie più povere d’Italia in termini economici ma ricca di bellezze naturali, paesaggistiche e culturali.
Siamo tre Operatori Socio Sanitari (OSS) e non ci siamo voluti arrendere a preparare la valigia per il nord Italia o la Svizzera, abbiamo messo insieme qualche idea ed è nato il progetto di A.R.A. Società Cooperativa Sociale.
Ma qual è lo scopo di questa Cooperativa? Il focus principale, sarà quello di fornire assistenza ai disabili e chiunque non abbia autonomia negli spostamenti, durante la propria vacanza nel Sulcis-Iglesiente. Offriremo anche ai residenti servizi mirati, comunque volti a uscire dalle solite quattro mura, siano esse quelle di casa o di una struttura sanitaria.
Nel concreto i nostri servizi si strutturano come segue:
- contatto con la persona che vuole organizzare le proprie ferie nel Sulcis. Tali persone sapranno che qui esiste una realtà che può occuparsi della persona disabile dall’arrivo alla partenza.
- Accoglienza presso il luogo di arrivo (che sia il porto, l’aeroporto, ecc.) e trasporto mediante mezzo adeguato al trasporto disabili. Per gli accompagnatori verrà prenotato un servizio taxi. Da qui, viaggio verso l’hotel prenotato e consigliato tra quelli presenti nel Sulcis che siano attrezzati ed accessibili.
- Trasporto dall’hotel alle mete d’interesse, siano esse una spiaggia, un luogo culturale o di svago e assistenza in loco da parte di personale qualificato (OSS costantemente, infermiere e medico all’occorrenza) e organizzazione e prenotazione di servizi taxi, se richiesti, per gli accompagnatori.
- Da qui di nuovo in hotel e così fino al giorno della partenza.
Alcune mete dove accompagneremo i nostri assistiti si possono vedere nelle foto qui sotto
Scorcio della spiaggia di Porto Pino a Sant'Anna Arresi
Fortezza e necropoli fenicie di Monte Sirai a Carbonia
Faraglioni Pan di Zucchero a Nebida
Ingresso del Museo del Carbone a Carbonia
Complesso nuragico di Seruci (uno dei più grandi dell'isola e quindi del mondo)
I vantaggi, come intuibile, sono diversi, di diversa natura e interconnessi.
Il primo e più importante è l’importanza terapeutica di una vacanza. Seppure nella maggioranza dei casi una persona disabile non lavori, non significa che la monotonia della solita vita non possa stancare. A nessuno piacerebbe non rompere mai la routine, specialmente quando si è impossibilitati a farlo in autonomia. Come professionisti e durante le esperienze lavorative, abbiamo imparato che anche donare solo un sorriso può cambiare l’umore del momento, figuriamoci una bella giornata all'aria aperta cosa può fare!
Il secondo è quello di creare maggiore turismo nel nostro territorio, da cui tutti trarrebbero beneficio e sarebbe un effetto a cascata. Se una famiglia, ad esempio, nel cui nucleo è presente una persona disabile, potrà trascorrere le proprie vacanze nel Sulcis, anche l’hotel lavorerà di più, lo stabilimento balneare, i negozi, i musei. Più la voce che il Sulcis è accessibile si diffonde, più migliorerà nei servizi, più persone sceglieranno di visitarci.
Il terzo è il sogno di tre amici e soci di potersi creare un lavoro, mettendosi al servizio del prossimo e con l’aspirazione di essere i migliori a farlo, perché questo progetto non sarà solo un posto di lavoro ma una scommessa per tutto il territorio e per chi potrà finalmente scegliere il Sulcis per il proprio relax, sapendo che troverà tutta l'assistenza necessaria.
Questa campagna di crowdfunding servirà a ultimare le spese che col finanziamento del progetto “Resto al Sud” che abbiamo ottenuto, non siamo riusciti a coprire. Tali spese sono l’ammontare dell’IVA delle attrezzature e la creazione di un sito internet.
Chi ha controllato e valutato la nostra domanda presso gli uffici di Invitalia per il progetto di “Resto al Sud” ha creduto in noi e nel nostro progetto. Tante persone nel settore sanitario (e non solo) con cui abbiamo parlato per pareri e informazioni durante la stesura della domanda, ci hanno spronato ad andare avanti e di crederci.
Credi anche tu nel nostro progetto ed aiutaci a realizzarlo!
Commenti (7)