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Il lavoro dona dignità. Il progetto Raccontare le storie dei disoccupati e lavoratori

Una campagna di
Antonella Giametta

Contatti

Una campagna di
Antonella Giametta

Il lavoro dona dignità. Il progetto Raccontare le storie dei disoccupati e lavoratori

Il lavoro dona dignità. Il progetto Raccontare le storie dei disoccupati e lavoratori

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Antonella Giametta

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Il Progetto

Il lavoro dona dignità alle persone. La sua mancanza crea la vera piaga sociale, rendendo le persone non libere. Questa campagna nasce con l'obiettivo di dare dignità alle persone, concentrando l'attenzione, non solo sulla mancanza del lavoro, ma sull'aspetto umano ed emozionale. Ascoltare i sentimenti delle persone, le emozioni, che vengono provate, quando le persone vivono una condizione di fragilità.Questa condizione sociale mette in risalto, la vulnerabilità di un sistema società, che non considera le persone dal punto di vista umano. I disoccupati o i lavoratori precari sono persone, che come tutti vorrebbero un po di comprensione, considerazione, spesso negate dalle imposizioni sociali, che li considerano come una parte inattiva della società. Le persone che piu necessitano di considerazione sociale, vengono catalogate e messe da parte, spesso etichettate e classificate. Un mondo che considera fragili, chi parla di emozioni. Guardando i sentimenti delle persone, le azione assumerebbero un diverso significato. Sarebbe più difficile, umiliare, essere insensibili davanti alla sofferenza degli altri..

Ma davvero possiamo catalogare le persone? Possiamo davvero essere fieri, quando facciamo sentire maggiormente la pressione sociale, a chi necessita di aiuto, per diventare autonomo?

Da oggi ho intenzione di creare una raccolta, le storie delle persone, che spesso non hanno voce, che urlano la loro disperazione, che vengono non ascoltate da un mondo sociale, che si é messo tappi per non sentire.. Molto più facile, non ascoltare che cercare soluzioni reali, alle problematiche che coinvolgono tante persone.

La dignità scritta dalle persone che spesso né vengono private. Ecco questo é il mio obiettivo, raccontare gli aspetti che rendono le persone umane, speciali, diverse, ma non voglio raccontare di numeri, di cifre che disumanizzano il problema. Nessuna persona é un numero, né a scuola, né a lavoro, né quando necessita di aiuto..

Aiutatemi con la creazione della mia raccolta di storie, anche solo condividendo la campagna. Per creare un nuovo concetto culturale, un mondo dove le persone si guardano negli occhi e guardano l'animo degli altri.

Per dire grazie a tutti, inserisco il link del mio ebook, creato tanto tempo fa, nato per abbattere la vergogna e l'imbarazzo che si cela dietro la figura del disoccupato. Se trovate orrori ed errori segnalateli :)

download ebook

Per conoscermi un po meglio, vi faccio ascoltare i miei podcast, troverete anche i link social.

ANTONELLA

Come iniziare la campagna se non mettendoci la faccia. In questi giorni, sto proponendo alle persone di essere intervistate e partecipare al progetto. Ieri sera, mi sono fatta una semplice domanda: Antonella facile no, stai chiedendo agli altri di mostrarsi, di condivididere i propri sentimenti su una problematica molto seria. Perché non farlo anche tu? Perché non é facile, mostrarsi senza protezioni e parlare dei propri sentimenti. Allora mi metto in gioco. L'intervistatore diventa l'intervistato, per dare inizio alla campagna. Lara sicuramente non me ne vorrà. Tutti nella vita abbiamo fatti degli sbagli, abbiamo perso la bussola. Abbiamo fatto scelte sbagliate, sia a livello formativo che professionale. Ci siamo sentiti disorientati nella marea di possibilità. Ma ogni scelta e sbaglio mi sono serviti, per arrivare dove sono. La vita sembra a volte una giostra, a volte si sale e a volte si scende. Torniamo al lavoro, io ho sempre avuto un modo di concepire il lavoro. Ho sempre visto l'aspetto umano del lavoro, cercare ambienti dove le persone sono ascoltate e dove si lavora bene, senza giudizi e pregiudizi. Forse quest'idea non é riscontrabile nel mondo lavorativo odierno. Le mie esperienze lavorative, spesso includevano un ambiente di lavoro, dove il dipendente non veniva aiutato a svolgere bene il proprio lavoro. Tornare a casa pensando, finalmenete un altro giorno é finito. Poi esistono anche le eccezioni, dove le persone riescono a lavorare in sinergia e condividono esperienze positive. Se non si considera anche la ricerca di un'occupazione, le lunghe attese e le risposte non date. Che ti viene il nervoso solo a pensarci, che poi alcuni annunci proprio da immortalare. Cercasi ventenne con almeno 3 anni di esperienza. Considerando che esiste anche la scuola e che fino ai 18 anni, generalmente gli studenti studiano. Richiedere esperienza di almeno 3 anni... Mi sembra esagerato, poi ovvio che esistono ragazzi che già hanno esperienza. Però fare diventare il lavoro come la ricerca dell'isola perduta, richiedendo esperienze ai ragazzini e la conoscenza di almeno 3 lingue per un lavoro da cassiera, mi sembra esagerato. Cosi quando uno cerca lavoro, va dalle agenzie interinali discretamente e né esce con la convinzione che non sarà mai assunto. Esci con il viso triste, gli occhi che guardono per terra. Fai un giro per svagare  la mente e la sera senti alla televisione, il tasso di disoccupazione é in aumento. Questo per finire la giornata in bellezza, riepilogando  sei uscito di casa, per cercare lavoro, ti sei accorto di essere completamente incompente e che il tasso di disoccupazione é in aumento, quindi togliamo pure la speranza. Quindi che fare? Spegni la televisione, ti metti in gioco e ti trasformi nella figura del libero professionista. Ma anche li ci sono belle magagne, ma di questo ne parleremo più tardi... Da libero professionista, le difficolta  si trasformano, aprire la partita iva(che sto aprendo), capire la tassazione e mgari trovari benefit, legati all'età. Ma qual'é il problema più grande? farsi trovare oppure trovare aziende, che vogliono assumere personale esterno. Tutti questi aspetti sono legati dall'essere trovati o visibili in rete.Trovare e farsi trovare, in pratica seo, questi i trucchi per usare il motore di ricerca google, per effettuare ricerche personalizzate, nel post si parla di come trovare lavoro con google.

LARA

Lara la seconda testimonianza, di chi non viene ascoltato, compreso e spesso non considerato. In una società, dove le persone non vengono considerate, perché non possiedono nulla di materiale, da offrire... Gli invisibili non hanno il diritto di parola, oppure se parlano, non vengono ascoltati. Ma oggi no, Lara parla del suo malessere, taciuto per troppo tempo. Lara é una ragazza con sogni ed obiettivi, questa volta potrà raccontare il suo malessere, per le situazioni che ha vissuto. Parlare la rende una donna libera. 

L'intervista di Lara continua qui, fra problemi e ricerca di soluzioni.

---> RITORNA ANTONELLA

La storia di Antonella si racconta, siamo noi che diamo importanza alla nostra storia. Vivere le difficolta condividendole  e prendere il lato positivo degli sbagli, raccogliendo gli insegnamenti che ti lasciano La storia di Antonella, le nostre emozioni nel precariato

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