Una vertigine di nome Bobin

Ti cade lo sguardo su un libro e la tua vita è cambiata per sempre. Questo è il potere luminoso dei libri, della scrittura quando è vera, di alcuni scrittori: cambiare il registro stesso del nostro respiro, modificare l'asse su cui ci muoviamo nella vita e nel mondo. Questo è ciò che è accaduto a me dopo aver letto "Consumazione, un temporale" di Christian Bobin alcuni anni fa. Un libro di poche pagine e molte vite, in cui verità e intensità si intrecciano in ogni pagina, in ogni parola. Una scrittura essenziale, poetica, senza progetto. È stato amore a prima lettura, un amore che dopo tre anni dura ancora ed è un fuoco che mai si spegne. Di Bobin abbiamo pubblicato sinora due libri: "Autoritratto al radiatore", e "Folli i miei passi", e l'ebbrezza che avvertiamo nel leggerlo resta sempre elevata. Sentiamo come una missione, il far conoscere sempre più al pubblico italiano questo scrittore meraviglioso, e ci stiamo pian piano riuscendo; è bello infatti ricevere telefonate e mail in cui le persone ci ringraziano per aver scoperto grazie al nostro lavoro questo autore di cui si sono fervidamente innamorate. A volte, quasi ci viene voglia di andare in giro a bussare per le case o andare per strada con qualche libro di Bobin in mano, e leggere qualche pagina a caso, alla prima persona incontrata, tanta è la febbre che ci produce questo scrittore. Bobin con la sua scrittura conduce il lettore nell'incanto verso le cose che ci circondano, nel silenzio dimenticato, nell'anelito verso una vita alta. Per Bobin la scrittura non è un esercizio meramente letterario e intellettuale, ma uno scavare dentro la propria verità per rischiararla, e per risonanza generare lo stesso processo nel lettore, evocare la sua coscienza profonda.

Abbiamo appena completato la traduzione di quattro piccoli, splendidi volumi dell'autore, e ci accingiamo a compiere il passo conclusivo quello della stampa e pubblicazione degli stessi cominciando con "Sovranità del vuoto" e "Mozart e la pioggia" (libricini questi che ben si addicono all'inverno e sono perfetti da regalare a Natale) e rinviando la realizzazione degli altri due "La vita e nient'altro" e "L'uomo del disastro" all'anno nuovo tra Gennaio e Febbraio, per i quali lanceremo una nuova campagna di crowdfounding. Per compiere questo passo ci rivolgiamo a voi, voi che conoscete bene Bobin e attendete con impazienza altri suoi libri, affamati come siete della sua scrittura, e anche a voi che non conoscete ancora Bobin, ma cercate nutrimento nei libri e certamente farete qui una scoperta deliziosa, un'amicizia che vi accompagnerà per tutta la vita. Partecipando a questa campagna, con l'acquisto anticipato di uno o più libri, non solo sosterrete una piccola casa editrice nel suo ostinato desiderio di pubblicare libri che nessun distributore vuol distribuire poichè "non vendono" ma anche permetterete che questo scrittore venga divulgato sempre più in Italia, avrete una scorta dei suoi libri da leggere per l'inverno o da regalare a chi amate, sosterrete l'appassionato lavoro artigianale di traduttrici dedite e infine potrete risparmiare qualcosa sul prezzo al pubblico di ogni libro acquistato.

Che ne dite? Vi aggregate a noi in questa missione, in questo viaggio? Ci date una mano anche nel divulgare questa campagna ad altri vostri conoscenti e possibili sostenitori rendendo questo esperimento collettivo e condiviso? Grazie in anticipo! Grazie comunque!


- Giuseppe Conoci -  direttore collana editoriale: Scrittura nuda - AnimaMundi Edizioni

P.s. Se avete difficoltà ad aderire alla campagna poichè non avete un profilo Paypal, potete effettuare un bonifico dell'importo corrispondente alla ricompensa da voi scelta sul seguente IBAN IT05L0760105138255868755871 intestato a Giuseppe Conoci oppure una ricarica Postepay al seguente numero 5333171004162448 segnalandoci l'operazione effettuata, con una email all'indirizzo : giuseppeanimamundi@gmail.com 

CHI E' CHRISTIAN BOBIN ? 

Christian Bobin è nato nel 1951 a Le Creusot, città della Francia centro-orientale. È molto conosciuto nel suo paese per la sua scrittura intensa e poetica che riconduce colui che legge agli aspetti fondanti dell’esistenza. Con "Une petite robe de fête" (Mille candele danzanti) nel 1991, raggiunge il successo, restando tuttavia un autore discreto, che rifugge gli ambienti letterari, "innamorato del silenzio e delle rose". AnimaMundi ha pubblicato nel 2012 "Autoritratto al radiatore" e nel 2013 il romanzo "Folli i miei passi" in co-edizione con Edizioni Socrates di Roma. Dio, l'infanzia, gli alberi, la luce del giorno, il silenzio, la solitudine, il cuore, questi alcuni dei temi che si incontrano nella sua scrittura. 

DICONO DI BOBIN:

"Bobin fa venir voglia di scrivere. Cioè di vivere. Fa sentire che si può. Si può vivere con un mazzo di fiori, con una passeggiata, un acquazzone, vivere di un cavallo, una bambina, neve, libri... Con Bobin tornano a essere rituali le passeggiate, sacri i luoghi già visti, già annusati e misurati dai passi. Lui stesso dice di parlare di un tempo non registrato, il tempo della neve, il tempo della notte.... Bobin ci invita a una purificazione contemporanea, non contro qualcosa ma a spalla di qualcosa. Parla di bel silenzio sonnambulo, quel silenzio che dorme dentro di noi tutto squarciato dall’obbligo di parlare, di avere risposte pronte, di essere intelligenti a orario, di essere sociali."    CHANDRA LIVIA CANDIANI

"Bobin è fra coloro che hanno il compito di portare in salvo due entità così vessate dall’onnipresente impero: la lingua, la sfinita vitalità della lingua e quella che potremmo chiamare la salute ritmica del mondo, attaccata ora da quella misteriosa, sinistra forza che ci impone una generale corsa, una generale fretta, ed una conseguente mancanza di cura, di profondità, di compassione, di ispirazione – tutte entità che richiedono una ritmica lenta, di ascolto, di attesa, di rivelazione. Per questo mi rinfresca leggere Bobin: ho sempre l’impressione di una bolla di terra ferma e assolata, ombreggiata, stellata, nel bel mezzo di un prepotente, coatto sgambettare di tutto."     MARIANGELA GUALTIERI

I LIBRI

- Sovranità del vuoto (testo originale francese a fronte, introduzione di Mariangela Gualtieri e Chandra Livia Candiani - traduzione di Maddalena Cavalleri)  12 euro

- Mozart e la pioggia (testo originale francese a fronte, traduzione di Noela Ballerio)  8 euro

- Consumazione, un temporale  (libro pubblicato nel 2006 da Servitium e adesso in ristampa per una nuova co-edizione Servitium - AnimaMundi)  - 13 euro

- La vita e nient'altro (con testo originale francese a fronte - traduzione di Maddalena Cavalleri)  12 euro  USCITA PREVISTA TRA GENNAIO E FEBBRAIO 2015

- L'uomo del disastro - l'angelo, l'infanzia e Antonin Artaud (con testo originale francese a fronte - traduzione di Maddalena Cavalleri)  12 euro  USCITA PREVISTA TRA GENNAIO E FEBBRAIO 2015

LIBRI dello stesso autore già pubblicati da AnimaMundi:

- Autoritratto al radiatore  (2012)

- Folli i miei passi  (2013 in coedizione con Edizioni Socrates - traduzione di Maddalena Cavalleri)

ESTRATTI

da SOVRANITA' DEL VUOTO

"Non so nulla della tua vita, delle persone a te vicine, delle parole che ti proteggono, degli alberi o delle case o dell’azzurro che scorgi dalle tue finestre.
Non immagino nulla. Non ho nulla da dirti che tu già non sappia. Se ti scrivo è per non smettere di scrivere, mai, ed è puro canto, pura celebrazione del canto, di questo vibrare dell’aria sul timpano del cuore. È da questa solitudine che ti scrivo, da questo silenzio che misura la nostra uguaglianza come il nostro essere lontani. Il dato inaggirabile della solitudine. La mia. La tua. Solitudine sempre più grande, illimitata."

"Guarda questo libro. La luce che fa tra le tue mani. Intendo una luce materiale, evidente: quella delle foreste, degli alberi che vengono abbattuti per ottenere questa carta, degli acquazzoni e delle schiarite che fanno crescere questi alberi, degli olî e dei pigmenti che danno all’inchiostro un’anima nera, del giorno che entra dalla finestra e che sorprende a volte, più della notte."

da MOZART E LA PIOGGIA

"La mia storia con Mozart somiglia molto alla mia storia con L. La prima conversazione con L. è avvenuta al buio. Fra L. e me un oceano, sei ore di fuso orario. Le parole filavano, limpide, dalla notte di qui fino al giorno di laggiù. Parlare attraversa gli oceani. Il paese di L. è un paese di neve e di alti edifici illuminati giorno e notte. L. è correttrice di bozze presso un giornale. Per sapere se è al lavoro mi basta togliere sei ore all’ora francese.

Ho incontrato L. una sola volta, a Parigi, qualche minuto in un caffè. E ci sono state, quattro, cinque volte, non di più, queste chiamate fra il giorno e la notte, questa gioia che impiegava un secondo a superare sei ore di fuso. Da quel giorno – o quella notte, tutto dipende dalla riva dell’oceano che scegliamo – L. è là, volteggia nella mia vita, accanto a Mozart e a tutto quello che amo. Non vedo mai L. e ascolto poco Mozart. E’ lo stesso: in qualche secondo la conversazione riprende, si copre un oceano. Non siamo padroni dei nostri modi di amare. S’inventano molto presto e non si spostano più. Il mio modo di amare è lasciare andare, lasciar essere. L. ha appena fatto un lungo viaggio in America, su un autobus gigante. Mi ha scritto che le piacerebbe trovare nei libri tanti miracoli quanti in questi viaggi dove non succede niente. Non so se ci rivedremo un giorno, L. e io, prima di morire ognuno per conto proprio. Non so cosa penso della morte. Non sono sicuro che il pensiero possa raggiungere una cosa così fine e brusca, paragonabile alla pioggia di primavera quando strappa i fiori di ciliegio."

"L'infanzia è quello che il mondo abbandona per continuare a essere mondo".

"Scrivere è un modo di rispondere alla vita. Abbiamo bisogno di rispondere a un dono con un altro dono, non per sdebitarci, ma per continuare a donare e ricevere, senza fine."