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Mettiamo in sicurezza, riapriamo il Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta e salviamo l'accoglienza Sprar!

Una campagna di
centro sociale ex canapificio

Contatti

Una campagna di
centro sociale ex canapificio

Mettiamo in sicurezza, riapriamo il Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta e salviamo l'accoglienza Sprar!

Campagna terminata
  • Raccolti € 720,00
  • Sostenitori 22
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
centro sociale ex canapificio

Contatti

Il Progetto

RACCOLTA FONDI PER LA MESSA IN SICUREZZA E

LA RIAPERTURA DEL CENTRO SOCIALE EX CANAPIFICIO DI CASERTA E PER IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA SPRAR 

Aiutaci a sostenere le spese per proseguire le attività nell'immediato, per sostenere i lavori di messa in sicurezza dello spazio e l'accoglienza di 200 rifugiati, oggi messa in ginocchio da atti illegittimi del Ministero dell'Interno. 

PRIMO OBIETTIVO ENTRO FINE GIUGNO 2019: 50.000 euro!

Questa prima cifra, che siamo certi di poter raggiungere tutti insieme, raddoppia il proprio valore grazie all'iniziativa di Fondazione Con Il Sud che sostiene le nostre attività con un contributo pari ad ogni singola donazione che stiamo ricevendo, fino ad un massimo di altri 50.000 euro! 

per contributi: IBAN IT03G0335901600100000165347 BANCA PROSSIMA

Il Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta, storico centro sociale nato nel 1995, è stato messo sotto sequestro il 12 marzo 2019.

L'Ex Canapificio è la sede del centro sociale dal 1999, e dal 2007 è Ente Gestore di uno dei più grandi progetti d'accoglienza Sprar del Sud Italia. La struttura dell'Ex Canapificio è di proprietà della Regione Campania ed è stato chiuso dai Carabinieri della Procura di Santa Maria Capua Vetere per inagibilità della struttura. 

Da molti anni, noi attivisti del centro denunciamo alle Istituzioni la condizioni di precarietà strutturale dello spazio, che ha bisogno prioritariamente di manutenzione al tetto e agli impianti elettrici e idraulici. I nostri appelli, le nostre proposte di ristrutturazione sono finora cadute nel vuoto.

In questi 20 anni, l'Ex Canapificio è diventato uno spazio di diritti, solidarietà, accoglienza, lotta allo sfruttamento unico nel suo genere. Un punto di riferimento per migliaia di cittadini italiani e migranti, un riferimento anche per le Istituzioni locali e nazionali.

CHI SIAMO

L’Ex Canapificio è uno spazio che dal 1999 si occupa di lotta, inclusione ed assistenza per migranti, dando vita nel 2002 al primo Movimento autorganizzato di Migranti e Rifugiati.

L'Ex Canapifcio è inoltre la sede organizzativa del PIEDIBUS, progetto gratuito col quale dal 2009 i bambini della città vanno a scuola a piedi in gruppo; è la sede dello Sportello per il REDDITO, uno strumento di conoscenza e accesso alle varie forme di prestazione economica per indigenti, previste dai regolamenti locali e nazionali, che conta tra i propri utenti più di 400 famiglie. Grazie a questo Sportello, abbiamo sostenuto circa 1000 famiglie casertane nel percepire, seppur in ritardo, i Buoni Libro 2017/18, e stiamo lavorando affinché l’Amministrazione Comunale destini ulteriori fondi a quelle famiglie.

Dal Centro Sociale sono nate le attività di gestione condivisa dei beni comuni, riqualificazione del territorio e degli alloggi popolari della città. Gli attivisti del Centro Sociale sono tra i cittadini che dal 2017 rendono il parco pubblico di Via Arno, Caserta, un bene comune, un luogo sottratto dopo anni, al degrado e all'abbandono. L’Ex Canapificio promuove dal 2012 un percorso educativo gratuito di doposcuola e laboratori didattici per bambini e ragazzi. 

Il Centro Sociale è promotore di una sana accoglienza sul territorio: dal 2007, è infatti l'ente gestore del Progetto SPRAR, un'accoglienza diffusa in appartamenti e solidale con la microeconomoia del territorio, che oggi conta 200 beneficiari. In questi anni, abbiamo gestito lo Sprar dando vita ad un modello che ha reso Caserta nota in tutta Italia, il modello di "Inclusione Sociale Bilaterale". Ogni attività che il centro porta avanti, è fatta in collaborazione tra cittadini migranti ed autoctoni, con l'obiettivo di creare contesti concreti di miglioramento delle condizioni personali e del territorio. 

IL SEQUESTRO RISCHIA DI FERMARE TUTTO QUESTO

Il sequestro della sede organizzativa di tutte queste attività mette in seria difficoltà l'avanzamento delle stesse. Un'associazione come questa, che da decenni svolge attività istituzionali e non, che è un punto di riferimento per i diritti, la lotta allo sfruttamento, l'anticamorra, l'inclusione sociale non può essere chiuso dall'oggi al domani senza prevedere un piano di manutenzione e rientro.

Dal 12 marzo, si è messa in moto una grande macchina solidale in soccorso del Centro Sociale. Numerose associazioni ci hanno dato spazi provvisori dove portiamo avanti le attività del progetto di accoglienza Sprar e gli Sportelli. Tante altre attività le stiamo realizzando in piazza della Prefettura dove siamo in presidio permanente. 

Il 16 marzo, 5000 cittadini sono scesi in piazza per chiedere alle istituzioni di intervenire, mettendo subito in sicurezza lo spazio e riaprendolo. Migliaia di persone stanno sostenendo l'appello "Riapriamo il Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta" sulla piattaforma www.petizioni.com.

Numerosi artisti e personalità della società civile stanno sostenendo la causa dell'Ex Canapificio: Sandro Ruotolo, Alessandro Mannarino, Toni Servillo, Valerio Mastrandrea, Marco D'Amore, Andrea Segre, Daniele Gaglianone, l'Orchestra di Piazza Vittorio, Pietro Condorelli. 

LA SITUAZIONE E' PEGGIORATA A CAUSA DEL BLOCCO IMMOTIVATO DEI FONDI AL PROGETTO SPRAR CHE GESTIAMO 

Il progetto di accoglienza Sprar di Caserta è un progetto per 200 persone tra richiedenti asilo e rifugiati, per i quali prevede vitto, alloggio in 24 appartamenti in vari quartieri della città, assistenza sanitaria e legale, tirocini, percorsi di volontariato, scuola. Gli operatori impiegati sono 40. Molte le imprese locali, fornitrici del progetto: supermercati, negozi di abbigliamento, farmacie, piccoli produttori agricoli dell’alto casertano da cui acquistiamo frutta e verdura. Il Centro Sociale Ex Canapificio, con Casa Rut, è l'Ente Gestore. La Caritas e numerose associazioni e università regionali ne sono partner.

La crisi finanziaria è dovuta alla mancata erogazione dei fondi da parte del Ministero dell’Interno. Il nostro progetto Sprar, che terminerà il 31 dicembre 2019, avrebbe dovuto ricevere lo scorso 15 marzo, l’ultima tranche dei fondi del 2018, circa 660.000 euro. Tutti i Comuni Sprar l’hanno ricevuta, tranne Caserta. Dal 15 marzo, cerchiamo spiegazioni e qualche giorno fa, ci è stato comunicato dal Ministero, che è stato predisposto il taglio e il blocco dei fondi, senza valida motivazione, con tardiva comunicazione e a fronte di nessuna irregolarità amministrativa a nostro carico. Abbiamo informato di ciò gli organi preposti - Comune, Prefettura, Ministero, Direzione Centrale dello Sprar, Anci - e i partner progettuali, tra cui la Caritas. È stata anche depositata a firma del Sen. Mirabelli una interrogazione parlamentare.

Non intendiamo interrompere un progetto che va avanti dal 2007, che ha reso Caserta modello nazionale dove l’accoglienza è diventata inclusione, tutela dei diritti anche per le famiglie a basso reddito, riqualificazione del territorio, diffusione del Piedibus, gestione virtuosa degli spazi verdi in collaborazione con italiani e immigrati.

Anche se i fondi non sono arrivati, il progetto va avanti come previsto, con tutte le spese necessarie. Abbiamo accumulato centinaia di migliaia di euro di debiti, soprattutto verso i fornitori locali.

La nostra associazione non ha più soldi da anticipare per far fronte alle spese vive (in particolare, affitto degli appartamenti, spesa alimentare e acquisto dei farmaci). Siamo stati costretti a rivolgerci al Banco Alimentare per la fornitura del cibo e alle parrocchie per i farmaci. La rete Agesci Scout sta promuovendo raccolte solidali di alimenti presso i supermercati della città, i cittadini stanno rispondendo in modo molto generoso e pronto ma non basta.

Entro la fine di giugno, riceveremo una linea di credito importante da banche e fondazioni che abbiamo interpellato e con cui lavoriamo da molti anni, che ci aiuterà a proseguire.

Nel frattempo, non vogliamo dichiarare forfait, non vogliamo abbandonare 200 persone e 40 lavoratori al proprio destino, non vogliamo arrenderci. 

Abbiamo necessità di donazioni e/o prestiti, che possano permetterci ora di sopravvivere. Abbiamo bisogno di circa 100.000 euro per sopravvivere fino alla fine di giugno.

DI COSA ABBIAMO BISOGNO

C'è bisogno di raccogliere fondi sia per spese che stiamo sostenendo per proseguire le nostre attività senza una sede, sia per creare un fondo popolare per la ristrutturazione del Canapificio. Nella causale, è possibile scrivere: "contributo per le attività del centro sociale e la ristrutturazione dello spazio".

C'è inoltre bisogno di donazione e/o prestiti, che ci impegniamo a restituire entro agosto 2019, per proseguire l'accoglienza del progetto Sprar nell'attesa che a fine giugno 2019 arrivi il contributo che aspettiamo. Nella causale, è possibile scrivere: "prestito per progetto Sprar Caserta" oppure “donazione per progetto Sprar Caserta”. 


IBAN IT03G0335901600100000165347 BANCA PROSSIMA

Da soli siamo niente, uniti siamo tutto!

Commenti (9)

Per commentare devi fare
  • FB
    Francesco In bocca al lupo - sostegno totale per questa nobile causa
    • AZ
      Ambra Per il centro sociale ex canapificio un pezzo storico della mia citta, che ha fatto tanto per la comunità locale e di cui ora piu che mai abbiamo bisogno. Proteggiamo il centro sociale dagli attacchi fascisti e dagli appetiti capitalisti. Manteniamo la funzione sociale e aggregativa ora piu che mai in una realtà come quella casertana che non offre stimoli aggregazione. ora piu che mai difendiamo e continuiamo a creare comunita dal basso. Forza ragazz@ un abbraccio e un incoraggiamento da un'immigrata casertana in UK
      • AB
        Antonio Riaprire l'ex canapificio il prima possibile!!!
        • mD
          mimma Giù le mani dall'ex canapificio
          • ID
            Imma Hasta siempre
            • ID
              Imma Non un passo in dietro
              • avatar
                Piero Una iniziativa lodevole per una causa giusta.
                • avatar
                  Antonio in bocca al lupo ragazzi
                  • PT
                    PaCi Il lavoro svolto nell'Ex Canapificio è un'eccellenza della Campania, è doveroso ripristinare la loro sede.

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