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Falegnameria Sociale K_Alma

Una campagna di
Associazione K_Alma

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Falegnameria Sociale K_Alma

Falegnameria Sociale K_Alma

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.200,00
  • Sostenitori 18
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

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Il Progetto

Abbiamo un sogno, che non è affatto impossibile. Anzi. Amiamo gli alberi, il legno e le persone.

L’uomo vive e sogna, da sempre. Vive e costruisce, crea e realizza relazioni e non solo, e per incontrarsi e parlare spesso si siede intorno ad un tavolo. Per fare un tavolo ci vuole il legno, e per fare il legno ci vuole un albero. Noi amiamo gli alberi e amiamo il legno e amiamo gli esseri umani.

Lavorare il legno ri-porta molto a noi, al contatto con la materia, alla forma, alla creazione di oggetti che siano espressione di sogni o più banalmente oggetti utili alla nostra vita, una culla, una sedia, uno sgabello, un tavolo, una ciotola. Cose che ci accompagnano quasi quotidianamente.

La Falegnameria Sociale K_Alma è nata lo scorso maggio presso il Villaggio Globale di Roma, nello storico Rione Testaccio, come spazio mirato alla formazione, all'inclusione e all'inserimento lavorativo di migranti, richiedenti asilo, inoccupati e disoccupati della Capitale.

Un progetto che nasce da un antico amore per il legno, da un articolo di giornale, da un viaggio a Berlino e da alcuni maestri e principi ispiratori. E’ la storia di un’ostinazione, di amici a cui l’idea piace e ti sostengono nel provare a crederci e realizzarla. E’ la storia di un workshop fatto a Rovereto nel luglio 2016, di un locale trovato a Roma all’interno di un centro sociale in un momento in cui Roma sarebbe quasi una città da abbandonare. Ed è la storia di Sule che ha 28 anni e viene dalla Nigeria, di Carfà che arriva in Italia dalla Guinea Bissau ancora minorenne, di Cheik che invece di anni ne ha 27 ed è del Senegal, di Bass che dal Gambia attraversa la Libia ed il Mediterraneo ancora minorenne, e che come tutti spera un futuro diverso per se in Europa.

Edoardo è un falegname che non si è spaventato. Ha ascoltato il nostro progetto, e ci ha detto di si. Ma ci sono già nuovi amici, falegnami e non, che sono venuti a trovarci e sono pronti a sostenerci.

Un progetto che rappresenta una sfida, oltre che una possibilità concreta, per attivare strumenti e offrire occasioni di educazione formale ed informale, autoformazione, autoespressione, conoscenza, integrazione ed inclusione sociale. Un percorso che nasce per i migranti ma mira ad aprirsi anche a fasce della popolazione in questo momento più “vulnerabili”, inoccupati o disoccupati, a chi per ragioni economiche e sociali vive un momento difficile della propria vita o magari cerca un nuovo modo di viverla. Un progetto che intende promuovere e realizzare nuovi percorsi di vita individuale, professionale e sociale; azioni necessarie per combattere diseguaglianze ed inequità sociali, per rimettere al centro la dignità dell’essere umano partendo proprio dal lavoro e dallo sviluppo delle competenze.

Le fasi di ristrutturazione degli spazi e di avviamento dalle attività sono state totalmente autofinanziate dai soci dell’associazione che hanno deciso di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, investendo nella riconversione degli spazi grazie alla collaborazione del B.A.G., studio che opera da anni a Roma e in Italia con progetti di riqualificazione urbana a basso impatto ambientale ed architettura sostenibile, con tecnologie naturali e low-cost, applicandole anche in contesti di emergenza abitativa o a strutture per migranti realizzate con l’utilizzo della paglia), nell’acquisto di attrezzature e materiali e nella comunicazione.

Il progetto prevede corsi base di falegnameria, di autoproduzione di mobile ed oggetti, di “lavorazione della materia”, grazie a corsi organizzati con formatori e artigiani locali, e di approfondimento sia teorico che tecnico con architetti e design.

Ma dobbiamo ancora comprare molte cose, materiali di consumo e attrezzi da falegname specifici.

Il progetto prevederà anche una parte di formazione teorica che sarà realizzata in collaborazione con lo Sportello Lavoro CCE - Consulta delle chiese evangeliche del territorio romano, il Programma Integra, l’associazione Parsec, la Fondazione Erri De Luca, Casetta Rossa ed il Villaggio Globale.

Quello che vi chiediamo è di aiutarci a sostenere questa splendida avventura nata dal basso e mossa da passione e solidarietà.

Vi proponiamo quindi di sostenerci con una donazione libera, oppure pre-acquistando una sedia o uno sgabello o una lampada che potrete venire a ritirare da noi, un modo bellissimo anche per conoscerci!



Commenti (1)

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    Francesca Bella l'idea e belli gli oggetti che realizzano. Da sostenere!

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