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Maji for kitowo

Una campagna di
Tulime Onlus

Contatti

Una campagna di
Tulime Onlus

Maji for Kitowo

Maji for kitowo

Campagna terminata
  • Raccolti € 435,00
  • Sostenitori 10
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Tulime Onlus

Contatti

Il Progetto

Maji for Kitowo

Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie della popolazione del villaggio di Kitowo (distretto di Kilolo, regione di Iringa, Tanzania), tramite l’accesso e fruibilità dell’acqua potabile

Maji in lingua swahili significa acqua. 

Kitowo è un villaggio che si trova sugli altopiani della Tanzania meridionale, nella regione di Iringa. E’ uno degli undici villaggi in cui Tulime Onlus coopera da molti anni a supporto delle comunità locali. 

Obiettivo generale del progetto è la costruzione di un pozzo e quindi il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie della popolazione del villaggio, tramite l’accesso e fruibilità dell’acqua potabile, volendo garantire 20 litri di acqua potabile per ogni abitante del villaggio e fornendo acqua nei punti strategici dello stesso, quali scuole, dispensario medico e nursery. 

In base alle esperienze pregresse di cooperazione allo sviluppo di Tulime nel distretto di Kilolo, dove si è già intervenuti nella trivellazione di un pozzo per l’acqua potabile nel villaggio di Pomerini, è dimostrato  come l’accesso dell’acqua potabile, oltre a ridurre la diffusione di malattie e il tasso di mortalità infantile, determina un altro aspetto significativo nella qualità della vita (soprattutto delle donne): liberano una importante fetta di “risorsa tempo”. Le donne, non più costrette a reperire l’acqua a notevole distanza dalle loro case, possono utilizzare il loro tempo per altri scopi. Inoltre, il maggior approvvigionamento d’acqua contribuisce a favorire un’agricoltura fiorente e maggiore sicurezza alimentare.

Il contesto

Kitowo è un villaggio di 2296 abitanti, di cui 1154 femmine e 1142 maschi, per complessivi 544 gruppi familiari. Il villaggio è situato a circa 50 km da Iringa, il capoluogo della regione.

Il villaggio presenta un terreno per lo più sabbioso e il terreno e l’agricoltura sono estremamente poveri. Per quanto riguarda la situazione sanitaria si presenta tipica dei contesti rurali della Tanzania, con elevata mortalità infantile. L’aspettativa di vita non supera i 45 anni per gli uomini, determinata anche dall’incidenza dell’infezione da HIV.

Non ci sono punti di accesso all’acqua, se non pozzi profondi dai 20 ai 25 metri in cui l’acqua risulta contaminata e fangosa. A causa di tale fangosità dell’acqua riportata in superficie, spesso la membrana di filtraggio presente nelle fontane si ottura, rendendo questi punti di approvvigionamento idrico non utilizzabili per diversi giorni.

Un altro punto di accesso all’acqua da parte della popolazione locale è il fiume Ihambile, anch’esso fortemente contaminato e la cui distanza dal villaggio esclude la possibilità di utilizzare tale fonte di approvvigionamento.

L’acqua dei pozzi esistenti e del fiume presenta contaminazioni fecali, dovute alla scarsità di servizi igienici adeguati e risulta essere veicolo principale per malattie gravi quali: dissenteria, tifo e varie parassitosi.

In particolare si possono distinguere quattro diverse vie di infezione legate all'acqua:

- water-borne diseases: malattie causate dall’ingestione di acqua contaminata da escrementi umani o animali, che contengono microrganismi patogeni  (colera, tifo e dissenteria);

- water-washed diseases: malattie causate da scarsa igiene personale e contatto della pelle e degli occhi con acqua contaminata (scabbia e tracoma);

- water-based diseases: malattie causate da parassiti trasmessi da ospiti intermedi che vivono in acque contaminate (schistosomiasi e  dracunculiasi);

water-related diseases: malattie causate da insetti vettori, soprattutto zanzare, che si nutrano di acque contaminate (malaria, filariasi e dengue).

L’acqua potrebbe essere utilizzata per uso potabile, ma solo dopo l’ebollizione. Tuttavia non tutti gli abitanti utilizzano questo processo, alimentando così le infezioni.

Un altro possibile processo per la depurazione dell’acqua, utilizzato in loco, è l’utilizzo di filtri di ceramica, ma, anche in questo caso, non viene utilizzato a causa del costo eccessivo e del basso reddito pro capite degli abitanti che non riescono ad affrontare la spesa.

La costruzione di un pozzo, quindi, risulta essere la migliore soluzione per ovviare ai problemi di approvvigionamento di acqua potabile e quindi per diminuire la diffusione di malattie trasmesse da acqua contaminata e non potabile.

Inoltre studi sulle falde acquifere già effettuati nella stessa zona permettono di essere certi di trovare acqua ad una profondità non superiore ai 125m.

Il progetto

Il progetto prevede la costruzione di un pozzo profondo 100 m, un sistema di tubature e fontane per l'accesso dell'acqua potabile nei sei quartieri in cui è suddiviso il villaggio di Kitowo.

Per il funzionamento della pompa di profondità è previsto lo sfruttamento dell'energia solare tramite i pannelli solari e degli accumulatori di energia per rendere autonomo l’utilizzo del pozzo stesso.

Fase 1

Studio delle falde acquifere attraverso il Ministero dell'acqua della Tanzania (ufficio di competenza ad Iringa) – conclusa.

Fase 2

Individuazione dell'area di trivellazione su base cartografica, dopo aver concluso lo studio idrologico – conclusa.

Fase 3

Perforazione del terreno tramite trivella ad opera dell’agenzia “Drilling and Dam Construction Agency”, esperta nella trivellazione di pozzi.

L’agenzia, che provvederà a reclutare la manodopera e al trasferimento della trivella da Iringa al villaggio, dopo l’avvenuta trivellazione, effettuerà l’isolamento dal terreno, lo sviluppo del pozzo ed i test di pompaggio, nonché le analisi meccaniche dell’acqua.

Come cisterna di raccolta sarà utilizzata la preesistente cisterna sottoposta a lavori di ristrutturazione. Detta cisterna fa parte di un indotto per l'approvvigionamento di acqua potabile realizzato nel 1974 ed in disuso dal 2003. Verrà ristrutturata al fine di essere utilizzata come bacino di invaso di acqua potabile.

L’installazione della pompa di profondità e il suo collegamento alla cisterna sarà effettuato dall’azienda “Davis & Shirtliff” (Dar Es Salaam). La stessa azienda avrà il compito di installare i pannelli solari per il funzionamento della pompa di profondità e gli accumulatori di energia.

Fase 4

Costruzione di una rete di distribuzione in cui sarà coinvolta soprattutto la popolazione locale, da subito disponibile in quanto fortemente interessata al possibile accesso all’acqua potabile.

Fase 5

Training per la formazione di personale specializzato per la manutenzione della strumentazione per il normale funzionamento del pozzo saranno effettuati nel villaggio.

Fase 6

Campagna di sensibilizzazione alla popolazione sulle corrette abitudini igienico sanitarie.

Training saranno effettuati nelle scuole e anche alle madri delle famiglie, in quanto la struttura sociale è matriarcale. Questo permetterà un miglioramento della situazione sanitaria anche nel lungo periodo.

A cosa servono le donazioni?

Il progetto è stato finanziato in gran parte dalla Chiesa Valdese (circa il 90%).

Ad oggi però il finanziamento non è sufficiente a coprire tutte le spese per la realizzazione del pozzo e per il suo monitoraggio.

Tutte le donazioni che riceveremo saranno quindi indispensabili per:

Ristrutturazione e messa in sicurezza del serbatoio esistente;

Acquisto e montaggio dei pannelli solari;

Costruzione di almeno una fontana nel villaggio e successiva rete di distribuzione tra i vari villaggi;

Viaggio in Tanzania del referente del progetto e monitoraggio in loco dello stato di avanzamento dei lavori;

Studio di possibili sviluppi futuri del progetto;

Comunicazione del progetto (realizzazione di brochure, organizzazione di eventi per raccolta fondi e sensibilizzazione sul tema, …).

I nostri partner

Il progetto è finanziato dalla Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org). Il partner locale è la ONG locale Ma.wa.ki, acronimo di “Shirika la Maendeleo ya watu wa Kilolo (trad: Associazione per lo sviluppo della Provincia di Kilolo), ONG gemella di Tulime ONLUS.

Chi siamo

Tulime Onlus, che in lingua swahili vuol dire Coltiviamo!, è presente in Tanzania dal 2002, promuovendo tramite i suoi interventi i principi della “cooperazione di comunità”, quindi l’incontro fra territori e persone per conoscersi, arricchirsi reciprocamente in un continuo scambio di saperi ed esperienze; proponendo l’idea alternativa dell’adozione non dei singoli bambini, ma di interi villaggi; realizzando progetti in cui le comunità sono attori centrali dei processi di trasformazione. 
Ogni intervento non mira a lasciare qualcosa, ma a creare insieme qualcosa, affinché esso non sia basato sull'assistenzialismo, ma sulla ownership della comunità locale. 
Grazie all’impegno di volontari e sostenitori, l’associazione offre supporto all’agricoltura e all’allevamento, favorisce progetti di microcredito, di mercato equo-solidale per favorire lo sviluppo dell’artigianato locale, interviene a favore della salute delle comunità e delle persone, in particolar modo di coloro che sono affetti da disabilità ed albinismo. Tulime Onlus lavora anche nel campo della sostenibilità e tutela ambientale, della gestione delle risorse, dell’istruzione, sostenendo il sistema scolastico con l’erogazione di borse di studio, campagne di informazione e sensibilizzazione. L’associazione promuove programmi di Servizio Volontario Europeo dal 2012 ed è stata accreditata al Servizio Civile Nazionale da aprile 2014. Tulime Onlus si dedica anche al turismo consapevole, ai tirocini, alle tesi, agli stage, all'organizzazione di eventi, mostre, convegni e concerti con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche che affronta nei suoi progetti. 

Contatti

Chiunque sia interessato e abbia ulteriori domande può scrivere a info@tulime.org

Team

Dott. Fulvio Pernice

Responsabile di progetto

fulvio.pernice@gmail.com

+39 399 4946541

Arch. Francesca Maria Pozzi

Monitoraggio lavori, Responsabile Settore Comunicazione e Promozione, crowdfunding

francescamaria.pozzi@libero.it

+39 3285650866

Antonio Venza

Referente Regione Puglia e coordinatore per la raccolta fondi

antonvenza@me.com

Contatti in Tanzania

Damian Mapunda, mawaki02@gmail.com

Ringraziamo di cuore chiunque decida consapevolmente di fare una donazione per il nostro progetto!

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Commenti (1)

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